Da stelle della passerella ad astri nascenti dell’alta moda fino a grandi nomi del mondo della tecnologia e dell’arte, il 2022 porta il volto di cinque figure iconiche che, nel bene o nel male, ne hanno segnato controversie, successi e fallimenti.
In questo c’era una volta troviamo la bellezza di Bella Hadid, vincitrice della categoria Model of the Year ai Fashion Awards nonché musa di Coperni e dell’abito spruzzatole addosso direttamente in passerella: una donna tanto amata quando tormentata, che è arrivata alla fama grazie a un nome importante (il padre, Mohamed Hadid, sviluppatore immobiliare giordano-americano) e a una madre inflessibile, crudele e abrasiva (l’ex supermodella Yolanda van der Herik); pupilla di Naomi Campbell, Bella Hadid ha un tale effetto sul mercato mondiale dell’alta moda da aver generato una quantità significativa di media value per i brand, per un totale di 15,3 milioni di dollari in 13 post, come dichiarato dall’agenzia Karla Otto.
Altra protagonista, questa volta per la sua voce e le sue performance, è la cantautrice e produttrice discografica spagnola Rosalìa, divenuta virale su TikTok grazie alla sua esibizione dal vivo del singolo Despechà: ironica, accattivante e professionale, Rosalìa si è guadagnata il premio per Album dell’anno Latin Grammy, dopo aver concluso un tour mondiale di enorme successo.
Per ogni eroina, poi, troviamo un antagonista: che si tratti di un mago malvagio o di un re avaro, entrambe queste etichette possono essere applicate a Elon Musk, di recente privato del suo titolo di “uomo più ricco del mondo” e tutt’ora nel mirino dell’intera utenza Twitter; imprenditore e innovatore tecnologico, Musk ha registrato un evidente calo di consensi quando ha, appunto, acquisito la piattaforma dell’uccellino blu divenendone il CEO, procedendo poi a un tassativo processo di censura e licenziamenti strategici che hanno scatenato un putiferio capace di coinvolgere non solo tutto il popolo del web, ma anche tutto il resto del mondo.
Tornando all’alta moda, è Pierpaolo Piccioli a guadagnarsi il ruolo di saggio sapiente e artista unico nel suo genere. Recentemente nominato Designer of the Year da una giura di 1000 esperti, il direttore creativo di Valentino è riuscito a riscrivere, seppur fedelmente, l’immaginario di un brand storico, non solo grazie a eventi d’eccezione come la Haute Couture sulla scalinata di Trinità de’ Monti a Roma, ma anche attraverso intuizioni fenomenali, come la creazione del Pink PP by Valentino, fucsia irresistibile che ha conquistato il 2022 senza sforzi.
Similmente, anche l’astro nascente dell’alta moda parigina e della filosofia genderless, Ludovic de Saint Sernin, appare in questa storia come un prescelto pronto a compiere ardue imprese, soprattutto ora che è ufficialmente subentrato in quanto direttore creativo di Ann Demeulemeester; un incarico che sicuramente lo aiuterà a brillare con ancora più intensità, dopo un esordio alla Paris Fashion Week che già ne ha sancito la fama.