Si conclude con un lieto fine la parabola di Farfetch, piattaforma di shopping online dedita alla vendita di beni di lusso, alta moda e design, che, dopo un periodo di grande criticità, sembra aver trovato un benefattore abbastanza facoltoso capace di salvarla dalla bancarotta.
La società, fondata dall’imprenditore portoghese José Neves, ha infatti perso il 90% del proprio valore dal suo ingresso nel NYSE (la borsa di New York) nel 2018 e da tempo cercava un’occasione per privatizzarsi del tutto; Amazon ha a lungo corteggiato Farfetch, ma non ha potuto competere con l’ultima compagnia interessata alla piattaforma di Neves.
A primeggiare, infatti, è stato il gruppo coreano Coupang, uno dei principali rivenditori di lusso a livello mondiale e con sedi a Seoul, in Corea del Sud, e Seattle, nello stato di Washington; nata nel 2010 e creata dall’imprenditore Bom Kim, l’azienda domina il mercato online coreano e con la rilevazione del business e degli asset di Farfetch holdings per mezzo miliardo di dollari, potrà inglobare anche le Farfetch platform solutions e la catena di negozi fisici britannici Browns.
In una comunicazione ufficiale, Coupang dichiara: “Questa acquisizione posiziona Coupang come leader nel segmento globale dei beni di lusso personali da 400 miliardi di dollari. L’eccellenza operativa e la logistica innovativa di Coupang, combinate con il ruolo di Farfetch nell’ecosistema del lusso, favoriranno esperienze eccezionali per clienti, boutique e marchi in tutto il mondo. Coupang è inoltre in una posizione unica per sbloccare l’enorme valore di Farfetch per il vasto segmento dei beni di lusso personali in Corea del Sud, che ha la spesa pro capite più alta al mondo“.