La Corea del Sud è una potenza economica da non sottovalutare: dall’industria dell’intrattenimento e della musica fino a quella dell’alta tecnologia, la superpotenza asiatica si è fatta strada grazie a un boom finanziario e tecnico unico nel suo genere, che sembra aver proiettato la nazione cinquant’anni avanti nel futuro.
In particolare, la Corea del Sud sta contribuendo in modo significativo allo sviluppo e alle applicazioni dell’intelligenza artificiale tanto da affermarsi come leader mondiale nella produzione di brevetti AI, come conferma un documento del Center for Security and Emerging Technology della Georgetown University.
Ciò è evidente se si considera il dilagare di avatar virtuali sui principali canali di informazione del paese, come Zaein, una deepfake creata dalla compagnia sudcoreana Pulse9 per occuparsi della lettera delle news, vendita di abiti di lusso e performance di canto e ballo: a metà tra una star del KPOP e una professionale giornalista, Zaein è il risultato della fusione tra i volti di alcune delle celebrità più amate degli ultimi vent’anni e tra i talenti di centinaia di ballerini, cantanti e attori.
Più particolare, invece, sono i preti e le divinità virtuali, resi popolari da applicazioni come Meadow, un chatbot cristiano, e Biblely, che genera automaticamente preghiere e omelie da condividere con i fedeli.
“Lavoriamo allo sviluppo della tecnologia per ampliare l’utilizzo dell’IA da parte degli esseri umani” ha dichiarato Park Ji-Eun, amministratore delegato di Pulse9. “Vogliamo dimostrare che questi esseri umani virtuali non sono solo personaggi di fantasia, ma possono coesistere con gli esseri umani come fossero colleghi e amici“.