A Parigi inizia la corsa ai preparativi per le Olimpiadi 2024, un evento estremamente atteso da tutto il mondo e che per la capitale francese rappresenta una grande occasione: oltre al guadagno economico e alla visibilità mondiale, infatti, le Olimpiadi permetteranno a Parigi di mostrare il meglio di sé da un punto di vista urbanistico, sociale e civile.
Le preoccupazioni, tuttavia, sono molte e si concentrano principalmente sulla gestione del flusso turistico che investirà le aree cittadine, di per sé già molto trafficate e inquinate: dai trasporti al rischio di congelare la città per il traffico, ci si interroga anche sulla problematica degli alloggi e del costo generale della vita, che potrebbe alzarsi significativamente seppur per poco.
“Suggeriamo ai lavoratori di adottare il telelavoro durante l’evento per evitare sovraccarichi nei trasporti pubblici” ha dichiarato la presidente per la Mobilità della Regione Ile-de-France, Valérie Pécresse, che in passato aveva annunciato di voler promulgare nuovi piani di potenziamento urbano in vista delle Olimpiadi.
Tra chi ha suggerito ai cittadini di “prendersi una vacanza” e lasciare la città nei giorni più intensi dei Giochi o di evitare spostamenti, è emersa anche la voce di Marc Guillaume, prefetto della regione Ile-de-France, che ha proposto un cosiddetto “confinamento olimpico“, qualcosa che ha ricordato ai parigini il periodo del lockdown; per quanto il prefetto abbia poi cercato di abbozzare e correggersi, il dubbio si è ormai insinuato tra i cittadini.
Molti continueranno ad avere dubbi su come Parigi potrà gestire oltre 16 milioni di già annunciati visitatori e, con l’ansia di un collasso urbano sempre più concreta, potranno solo aspettare di ricevere rassicurazioni o soluzioni da un governo che, per ora, non sembra all’altezza del compito.