Il concetto di haute couture si ridefinisce nella visione creativa di Iris van Herpen, stilista olandese fondatrice dell’omonima maison, e si rivela al pubblico nella recente mostra Sculpting Senses, allestita all’interno del Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
Inaugurata il 29 novembre e visitabile fino al 28 aprile, la rassegna propone un viaggio attraverso la mitologia sartoriale della designer, conosciuta per le sue creazioni oniriche e fantastiche, e pezzi d’arte contemporanea, elementi che instaurano un dialogo tra estetica e tecnica e che hanno fatto da ispirazione alla stilista.
Già il titolo della mostra, Sculpting Senses, accenna a una sintesi tra l’atto della scultura, che richiede una precisione e abilità non indifferenti, e il mondo delle sensorialità , una dimensione fatta di percezioni e prime impressioni, in cui è l’istinto a dominare; l’itinerario inoltre, prepara il visitatore a una riscoperta dei propri sensi, in un cammino che parte dalle origini della vita sulla Terra fino agli stimoli artificiali più moderni.
Dalla materialità all’astrazione, Sculpting Senses si divide in nove tappe essenziali, che alternano installazioni delle creazioni di van Herpen a opere d’arte che ne evidenziano l’aspetto più concettuale: si inizia, ad esempio, dall’acqua, in cui l’ultima collezione della stilista (Carte Blanche) dialoga con l’opera Origins di David Spriggs, mentre la conclusione della mostra prevede una proiezione di alcuni capi in uno spazio cosmico, valorizzato dalle fotografie dell’artista Kim Keever.