Nel cuore pulsante dell’avanguardia londinese, la Tate Modern ha fatto da cornice a una serata che fonde haute couture, arte contemporanea e spirito visionario. Protagonista indiscusso: Dom Pérignon, maison che ha trasformato la celebrazione dello champagne in un linguaggio creativo universale. L’occasione? La presentazione di un nuovo capitolo artistico, affidato a sette figure iconiche della cultura contemporanea.
A calcare la scena, nomi che raccontano mondi e sensibilità diverse ma unite da un’inconfondibile aura: Tilda Swinton, musa del cinema d’autore e dell’eleganza androgina; Iggy Pop, icona ribelle e immarcescibile del rock; Zoë Kravitz, attrice e it-girl dal carisma magnetico; Takashi Murakami, maestro giapponese della pop art globale; e altri protagonisti di primo piano scelti per reinterpretare lo spirito della maison con uno sguardo personale e non convenzionale.
La serata, riservata a un pubblico selezionatissimo tra insider dell’arte, della moda e dell’entertainment, ha proposto un vero e proprio percorso immersivo, in cui ogni artista ha dato forma – visiva, sonora o performativa – alla propria visione di effervescenza creativa. Non una semplice celebrazione, ma un manifesto: Dom Pérignon si conferma brand capace di dialogare con il presente e di attraversare con naturalezza mondi apparentemente lontani come il lusso enologico e l’arte contemporanea.
In un tempo in cui i confini tra moda, cultura visiva e lifestyle si fanno sempre più fluidi, la maison francese riafferma la sua vocazione all’eccellenza sperimentale. Lontana dai codici rigidi del passato, Dom Pérignon invita oggi a vivere l’esperienza dello champagne come un atto di stile e un gesto artistico.
Una serata che ha lasciato il segno. E che apre la strada a nuove collaborazioni dove il lusso non è mai fine a sé stesso, ma diventa linguaggio del contemporaneo.