Il vintage sta conquistando ogni settore del lusso, dall’alta moda alla gioielleria fino all’orologeria.
Quadranti dorati e dalle forme classiche, nomi altisonanti che raccontano di epoche in cui l’orologio giusto al polso poteva cambiare la vita di chi lo indossava, il fascino del passato è innegabile; la componente più giovane della fascia dei consumatori, inoltre, è sempre più legata alla compravendita del lusso di seconda mano e alimenta la popolarità crescente degli orologi vintage.
Tuttavia, la conseguenza principale di questa tendenza è la caduta nel dimenticatoio dell’orologeria digitale. Lo dimostrano i dati raccolti da Counterpoint Research, il cui report evidenzia la perdita graduale e significativa che ha investito il settore: il 2022, infatti, registra un -8% e il primo trimestre del 2023 si è concluso con un -1,5%; il mercato indiano è l’unico a investire in orologi digitali, tanto da rappresentare il 27% delle vendite complessive dell’intero pianeta, anche se il marchio più di successo è il locale Fire Boltt, economico e talmente proficuo da superare i guadagni di Samsung sul territorio.
Un altro evento che sta influenzando l’industria degli smartwatch è la guerra in Ucraina, che ha costretto numerose catene di produzione ad arrestare il proprio lavoro.
In merito a questo tema Woojin Son , analista di Counterpoint Research, spiega: “La forte crescita di vendite che hanno sempre dimostrato gli smartwatch adesso si trova in un periodo di stagnazione. In mezzo a un rallentamento globale della domanda, le tendenze di consumo sono cambiate e si basano molto più di prima sulla spesa“.