La Milano Design Week avrà ufficialmente inizio nelle giornate comprese tra il 17 aprile al 23 aprile e si svolgerà in una location inedita, aperta per la prima volta al grande pubblico.
Tocca infatti all’Istituto Marchiondi Spagliardi ospitare l’evento. La struttura è un ex-riformatorio, progettato dall’architetto Vittoriano Viganò, e tutt’ora rappresenta uno dei migliori esempi di brutalismo italiano; per la sua importanza storica ed estetica, non poteva che essere la scelta migliore per un’edizione della Design Week che già sta facendo parlare di sé.
Sono i numeri già annunciati a stupire visitatori e curiosi: per questa Design Week, infatti, un’iniziativa dedicata al recupero di spazi dismessi nel capoluogo lombardo ha coinvolto più di venti quartieri e prevede di includere più di 180 progetti tra mostre, esposizioni, eventi e installazioni con oltre 100 operatori, nonché 1.200 appuntamenti interattivi con il pubblico.
Quest’anno la Milano Design Week, inoltre, si espanderà in nuove aree della metropoli meneghina, tra cui quella intorno al Monumentale, epicentro di un nuovo “distretto” del design grazie alle attività promosse da ADI Design Museum, Locanda Officina Monumentale, Fabbrica del Vapore e Porta Venezia, che vedrà l’esordio del Porta Venezia Design District; in programma ci sono anche molti eventi per l’area dell’ex-Macello a Porta Vittoria (teatro per la quinta edizione di Alcova) e la Darsena (qui la passerella galleggiante e sostenibile di Azimut Benetti).
Sostenibilità e circolarità sono gli elementi cardine di questa edizione, come dimostrano i dati già condivisi. Si parla, infatti, di un 72% degli operatori pronto ad adottare soluzioni circolari per la creazione, il riuso o il riciclo degli allestimenti e di numerosi eventi dedicati a tematiche ecologiche ed eco-friendly, come la grande installazione site-specific The Garbage Patch State, commissionata a Maria Cristina Finucci.