Un settore emergente e controverso quello del petwear di alto livello, ossia accessori e abiti di lusso realizzati su misura per i nostri amici a quattro zampe: tra chi la vede come un’imposizione superflua e uno spreco di denaro, a chi invece considera vestire un animale domestico o da cortile con abiti umani inquietante e grottesco, di certo questa realtà high fashion non passa inosservata.
Sui social media è impossibile non incappare in fotografie di cani e gatti con addosso costumi teneri o divertenti, oppure vestiti di tutto punto con capi che possono arrivare a costare anche ingenti somme di denaro. Tra gli azzardi più celebri, troviamo la linea di Marcus Floyd, designer del marchio Horse Kicks, dedicata alla creazione di sneakers per cavalli, rivestimenti per zoccoli che emulano le grande calzature dello streetwear (ad esempio le Air Jordan 1 Court Purple, le New Balance 550 o le Yeezy Boost 350 V2 Dazzling Blue).
Come dimenticare, poi, la collezione di Gucci “Gucci Pet“, che, come indica il nome, si compone di alta moda per cani? Il servizio fotografico dedicato alla nuova linea ha conquistato il pubblico, avvicinandosi allo status di meme.
Cavalcando questa stessa onda virale, anche Moschino ha lanciato sul mercato una proposta simile, giocando però sulla somiglianza tra padroni e animali domestici: la linea infatti trasla abiti per umani firmati Moschino a misura di cane da compagnia, creando un effetto comico e vagamente ridicolo.
Insomma, vestire i propri pets è ormai una tendenza e, secondo gli esperti, non sarà momentanea: a partire dal 2020, infatti, il settore petwear ha prodotto entrate che hanno superato gli otto miliardi di euro ed entro il 2028 tale cifra potrebbe superare i quattordici miliardi di euro complessivi.