La storica industria tessile molisana Ittierre ha annunciato che tornerà a produrre tessuti, ma da plastiche selezionate. Il progetto industriale è di Antonio Sandro e Antonio Lucio Valerio, fondatori della società Smaltimenti Sud specializzata nello smaltimento di rifiuti urbani che ha acquisito per 2,7 milioni di euro l’intero compendio delle procedure in amministrazione straordinaria e in concordato preventivo.
Il progetto non avverrà prima di 18 mesi e prevede l’assunzione di un centinaio di dipendenti, di cui una parte ha lavorato con l’ex Ittierre.
Il presidente del Tribunale di Isernia, Vincenzo Di Giacomo, ha dichiarato: “700mila euro andranno alla procedura concordataria del Tribunale di Isernia, a cui vanno aggiunti altri 300mila derivanti dalla cessione a terzi di residui capi di abbigliamento, pertanto la procedura concordataria incamererà complessivamente 1 milione di euro. Il progetto del gruppo Valerio prevede una riconversione industriale rispettosa della storia del territorio e non una discarica, bensì un tipo di trasformazione di materiale plastico in materiale tessile, incluso quello destinato ai Dpi come mascherine e simili, tanto più importante in questa tragica emergenza sanitaria”.
La cifra sarà divisa tra i 750 ex lavoratori Ittierre che hanno già ricevuto il 60% delle spettanze a seguito della vendita, su tutti i mercati, dei capi di abbigliamento.
Antonio Sandro Valerio ha commentato che la vera sfida potrebbe essere quella di arrivare a 100 unità lavorative: “Molto dipenderà dal favore che il nostro prodotto incontrerà sul mercato, ma sentiamo sulle nostre spalle una responsabilità molto grande nei confronti di questo territorio che deve ripartire. Stiamo ancora acquistando i macchinari necessari per la produzione autonoma di filati nati dal riciclo dei rifiuti, ma nel frattempo abbiamo già iniziato se pur dall’anello finale della filiera produttiva. Abbiamo, infatti, selezionato dei partner fornitori delle materie prime che si avvicinano a quello che sarà il nostro tessuto e a gennaio vedremo i primi abiti in passerella”.