Ogni mese, Roma regala mostre con i più grandi nomi del panorama artistico nazionale e internazionale, del passato e del presente. La capitale per questo mese ha proposto almeno cinque mostre molto stimolanti.
“Klimt. La Secessione e l’Italia“, in programma a Palazzo Braschi fino al 27 marzo 2022, rappresenta un salto nell’eredità artistica del pittore. A cura di Franz Smola, curatore del Belvedere Museum, di Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna e di Maria Vittoria Marini Clarelli, sovrintendente capitolina ai Beni Culturali, la grande mostra segna il ritorno dell’artista austriaco nel nostro Paese e a Roma, dove nel 1911 fu premiato all’Esposizione Internazionale d’Arte. Il costo complessivo per la realizzazione ammonta a 1.7 milioni di euro con 200 opere in totale, ma “solo” 49 di Klimt, della storia della carriera del pittore.
A Palazzo Barberini invece verrà allestita la mostra “Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta. Violenza e seduzione nella pittura tra Cinquecento e Seicento” a cura di Cristina Terzaghi. Si celebrano i 70 anni dalla riscoperta della tela di Caravaggio “Giuditta che decapita Oloferne”, realizzata a Roma al principio del Seicento. Sono 31 le tele esposte, un percorso di quattro sezioni che racconta le interpretazioni del tema di Giuditta tra il XVI e il XVII secolo. Nella terza sezione compare Artemisia Gentileschi, che sceglie di immedesimarsi nell’eroina biblica e coglie la possibilità di veicolare il messaggio di una donna forte, esempio di virtù.
Fino all’8 marzo 2022, al Gaggenau DesignElementi sarà allestita “S-composizioni“, personale di Francesca Piovesan, curata da Sabino Maria Frassà. La mostra esplora l’evoluzione dell’artista, dalle iconiche sculture in vetro all’inedito ciclo di opere su carta “Aniconico”, in cui attraverso il mosaico si riflette sul corpo umano e sulla sua scomposizione.
Al Parco Archeologico dell’Appia Antica è in programma “Misurare la Terra. Un’epigrafe napoleonica dai Musei Vaticani al Mausoleo di Cecilia Metella” a cura di Aura Picchione, Stefano Roascio, Ilaria Sgarbozza. La mostra vuole raccontare il contesto scientifico e culturale romano di fine XVIII e inizio XIX secolo, quando le mappe geografiche di tipo scientifico iniziarono a nascere.
Fino al 13 febbraio 2022 Sebastião Salgado è protagonista al Maxxi con la mostra “Amazônia“, a cura di Lélia Wanick Salgado. Con oltre 200 immagini, il percorso permette al visitatore di immergersi nell’ecosistema amazzonico, rivelando come nelle aree protette dove vivono le comunità indiane la foresta non ha subito quasi alcun danno.