Nel primo trimestre del 2025, il gruppo del lusso Lvmh ha mostrato segni di solidità, pur in un contesto globale segnato da incertezze geopolitiche ed economiche. Il colosso guidato da Bernard Arnault ha chiuso il periodo con un fatturato di 20,3 miliardi di euro, in lieve calo del 2% rispetto ai circa 20,7 miliardi dello stesso trimestre del 2024. Una performance stabile, ma inferiore alle aspettative degli analisti: Barclays, ad esempio, prevedeva ricavi attorno ai 21,2 miliardi.
Trend geografici contrastanti
A livello geografico, l’Europa ha continuato a mostrare una crescita costante, mentre negli Stati Uniti si è osservata una leggera flessione, nonostante il buon andamento dei segmenti moda e gioielleria. In Giappone si è registrato un rallentamento, complice il confronto con un 2024 particolarmente vivace grazie ai consumi cinesi nel Paese. Nel resto dell’Asia, il trend si è mantenuto sostanzialmente in linea con l’anno precedente.
Vini e alcolici in difficoltà, tiene la moda
Tra le divisioni più penalizzate, spicca quella dedicata a vini e alcolici, che ha segnato una contrazione degli introiti dell’8%, fermandosi a 1,3 miliardi di euro. Il calo della domanda di champagne ha pesato in modo particolare, nonostante la rinnovata presenza di Moët & Chandon in Formula 1. Anche il cognac, rappresentato da marchi come Hennessy, ha sofferto il rallentamento della domanda in Cina e negli Stati Uniti. Positivo, invece, l’avvio d’anno per i vini rosati provenzali.
Il core business del gruppo, quello della moda e pelletteria, ha registrato un calo del 4% con ricavi pari a 10,1 miliardi di euro. Secondo il management, il confronto con l’anno precedente è influenzato dalla forte domanda in Giappone nel primo trimestre 2024, che aveva sostenuto i risultati. Tra i momenti salienti del periodo, il rilancio della collaborazione tra Louis Vuitton e Takashi Murakami, che ha riscosso grande successo. Il brand ha anche presentato in anteprima la sua linea di cosmetici e ha preso parte attivamente alla stagione di Formula 1 come partner principale in Australia.
Anche Dior ha registrato un buon debutto con i nuovi modelli di pelletteria. Mostre internazionali e celebrazioni come il centenario di Fendi hanno contribuito a mantenere alta la visibilità dei brand. Il gruppo ha inoltre accolto nuovi direttori creativi, le cui collezioni debutteranno a breve.
Profumi, orologi e retail: segnali di stabilità
Stabile la divisione Profumi e Cosmetici, con ricavi a 2,17 miliardi di euro, sostenuti dalle buone performance di marchi come Dior, Guerlain e Maison Francis Kurkdjian, che ha lanciato la nuova fragranza “Kurky”.
Crescono invece dell’1%, fino a 2,48 miliardi, le vendite della categoria orologi e gioielli. Tiffany & Co. ha continuato l’espansione delle sue collezioni più iconiche, lanciando anche un nuovo format di negozio ispirato alla storica sede di New York. Positivi anche i risultati di Bulgari e Chaumet. In ambito orologiero, Tag Heuer, Hublot e Zenith hanno presentato novità a New York e Parigi durante la Lvmh Watch Week, con Tag Heuer che è tornato ad assumere il ruolo di cronometrista ufficiale della F1.
Selective retailing: Sephora traina il comparto
Nel settore del retail selettivo, i ricavi si sono mantenuti stabili a 4,19 miliardi di euro. Sephora ha confermato il suo trend positivo, soprattutto in Nord America. DFS continua a risentire delle difficoltà del contesto internazionale, mentre Le Bon Marché ha registrato un buon avvio d’anno grazie a una strategia di differenziazione e a un programma eventi distintivo. Lvmh ha inoltre rafforzato la governance dei propri grandi magazzini, con una nuova struttura condivisa tra La Samaritaine e Le Bon Marché.
Prospettive
Nonostante le incertezze sul fronte globale, il gruppo si dice fiducioso e prosegue nella sua strategia di crescita, puntando su innovazione, qualità e investimenti mirati. «Continuiamo a fare affidamento sul talento dei nostri team e sulla diversificazione delle attività, con una presenza geografica ben bilanciata», ha fatto sapere il management, ribadendo l’obiettivo di consolidare ulteriormente la leadership mondiale nel settore del lusso.