Oggi Brand Finance – società di consulenza basata a Londra, leader globale nella valutazione degli asset intangibili – pubblica il report Italy 100 2024, con i 100 principali marchi italiani ordinati per valore del trademark, valutato con lo standard ISO 10668. Il valore del brand rappresenta la quota di valore di impresa generato dall’attrattività della marca presso i consumatori.
Mediamente i 100 principali brand italiani performano bene, infatti, in linea con le performance dei 500 principali brand del mondo, il valore generato da immagine & reputazione anno su anno è aumentato del 9% raggiungendo così il valore complessivo di 191 miliardi di euro. I brand italiani, presenti nella classifica Brand Finance Italy 100 2024 crescono più velocemente di quelli britannici, francesi e tedeschi, ma meno di quelli spagnoli.
L’abbigliamento e in particolare quello di lusso, domina la classifica italiana sia perché è il settore con il numero maggiore di brand presenti nella classifica 2024, sia perché, con 48, 5 miliardi di euro, il valore complessivo di questi 20 brand supera il 25% del valore complessivo della classifica.
Ferrari
Con un incremento, anno su anno, pari a 2,7 miliardi di euro, Ferrari è il brand il cui valore assoluto è maggiormente aumentato tra le marche italiane; infatti, le performance di vendita associate all’indicatore di forza del brand e al notevole impatto del branding nel lusso hanno portato gli analisti di Brand Finance a valutare il marchio Ferrari 10,2 miliardi di euro.
Con un incremento del 38%, Ferrari è anche il brand che è cresciuto più velocemente tra quelli più pesanti della classifica di quest’anno, cioè quelli presenti nella top 10 della Brand Finance Italy 100 2024. Grazie alla vertiginosa crescita, Ferrari scala due posti, posizionandosi così al quarto posto della classifica italiana dei brand ordinati per valore del trademark.
La crescita del valore del brand è stata sostenuta dall’estrema influenza di questo brand che, con un punteggio di 90/100, anche quest’anno si conferma il brand italiano più forte, il marchio auto più forte del mondo e tra i 10 più forti a livello mondiale a prescindere dal settore. L’estrema forza del marchio Ferrari non è una novità, infatti questo brand è presente nella top 10 dei più forti del mondo dal 2017.
L’indicatore di forza di Brand Finance è il risultato di una competitive analysis tra brand dello stesso segmento presenti in tutto il mondo, in cui si mette a confronto la gestione del marketing mix, il ritorno di immagine & reputazione presso tutti gli stakeholder chiave e il ritorno in business performance.
L’importanza della sostenibilità, nelle scelte di acquisto delle auto di lusso e premium, emerge dalle analisi di Brand Finance dalle quali risulta che per questo segmento il peso della sostenibilità arriva quasi al per 25% tra i driver di acquisto. Ferrari risulta particolarmente attento alla sostenibilità sia in termini di reale attenzione sia in termini di sostenibilità percepita dalla popolazione.
Massimo Pizzo senior consultant di Brand Finance afferma: “Questa combinazione di fattori continua a rendere il brand di Maranello estremamente attraente presso i clienti che, con un’auto ibrida possono sentirsi fieri di guidare un’auto rispettosa dell’ambiente. Sicuramente la forte attenzione alla sostenibilità di Ferrari ha contribuito alle buone performance del brand. Infatti, dal report di Ferrari emerge che nel 2023 le vendite delle auto ibride sono raddoppiate e si avvicinano a pesare quanto quelle tradizionali.”
Top 10 2024
Le marche presenti nella top 10 dei brand ordinati per valore fissato al 1° gennaio 2024 sono invariate rispetto allo scorso anno, ma sono stati fotografate grandi differenze di performance e diverse variazioni di posizioni.
Gucci, nonostante il calo del 19%, come lo scorso anno guida il gruppo dei brand italiani con un valore pari a 13,9 miliardi di euro. La perdita di valore di Gucci è dovuta anche al riposizionamento più elevato, che ha portato nel breve una riduzione del fatturato.
Il brand del gruppo Generali, grazie ad una forte crescita, ha raggiunto un valore di 10,8 miliardi di euro, confermando così la seconda posizione tra gli italiani. Nel caso di Generali, la crescita è dovuta in buona parte al rafforzamento del brand, che dopo il calo dello scorso anno, quest’anno ha rafforzato la brand equity e le business performance.
Enel, terzo tra gli italiani, perde l’8% scendendo così ad un valore pari a 10,4 miliardi di euro. La perdita di Enel è dovuta ad un indebolimento del brand che quest’anno ha subito un downgrade. L’indebolimento emerge da un peggioramento dell’immagine presso i consumatori e dal relativo peggioramento degli indicatori di business performance; d’altra parte, è stato registrato un incremento degli investimenti che potrebbe portare presto un recupero della brand equity.
Brand Italia
Continua Massimo Pizzo di Brand Finance: “Il livello di attrattività dei marchi commerciali è influenzato anche dal brand nazione e viceversa: da un lato la buona immagine & reputazione dell’Italia favorisce gli acquisti dei prodotti italiani e gli investimenti presso il nostro paese; dall’altro brand forti, come Ferrari e Gucci, contribuiscono a rafforzare l’immagine della nazione, favorendo così la crescita paese.”
Da quanto emerge dal report Brand Finance Global Soft Power Index 2024 e dalla relativa ricerca – condotta a ottobre 2023 presso un campione di oltre 150.000 persone rappresentativo di più di 100 paesi – la capacità dell’Italia di condizionare in maniera pacifica l’opinione e le scelte dei consumatori, delle imprese e dei governi degli altri paesi è notevolmente aumentata. Anno su anno il livello di influenza dell’Italia, come quello del Giappone, è aumentato di 5,4 punti su 100; tra i 193 paesi analizzati solo la Cina (+6,2) ha fatto meglio di Italia e Giappone.
L’Italia, come lo scorso anno, è il 9° paese con la maggiore soft power del mondo, ma quest’anno il gap con la Svizzera (8°) si è notevolmente ridotto; infatti, il punteggio dell’Italia (62/100) è sostanzialmente pari a quello della Svizzera (62,9/100). Considerando che l’Italia è all’8° posto tra i paesi ordinati dal Fondo Monetario Internazionale per prodotto interno lordo, si tratta di un risultato in linea con la sua potenza economica.
Conclude Massimo Pizzo: “Il rafforzamento della soft power italiana è dovuto all’ottima percezione internazionale. Dopo il crollo reputazionale avvenuto durante la pandemia, dal governo Draghi in poi, l’Italia ha recuperato e poi superato il livello di influenza pre-covid. Infatti, quest’anno è migliorata la percezione anche in ambiti in cui siamo tradizionalmente deboli come la stabilità economica, la potenzialità di crescita, l’influenza diplomatica e la stabilità politica.”