La AI Fashion Week di New York ha segnato l’inizio di una nuova era per la moda, che vede come medium, musa e creazione la stessa l’intelligenza artificiale nelle sue applicazioni più varie.
Che sia matrice per futuristici abiti di pixel da usare nel metaverso o utilizzata per ideare nuovi ed eccitanti concept, questa nuova risorsa sembra pronta per diventare una fedele alleata nelle mani dei designer più tecnologici.
La prima fashion week di moda digitale ha incantato il mondo ad aprile, ma ora si prepara a due nuovi importanti eventi: il primo, a Milano, si colloca all’interno del PhotoVogue Festival (in programma per la seconda metà di novembre) mentre il secondo riporta l’intelligenza artificiale per la moda nella Grande Mela, agli inizi di dicembre.
Dietro a questo evento c’è Maison Meta, pioniera dell’alta moda digitale, al fianco di Revolve, rivenditore di luxury fashion, che, partendo dalle creazioni digitali dei tre vincitori di quest’anno, ha realizzato dei capi di alta sartoria.
Così le visioni creative di José Sabral, Matilde Mariano e Opé si sono trasformate in capolavori materiali, un esempio concreto di quanto le tecnologie di generazione delle immagini (come MidJourney e Stable Diffusion, applicazioni utilizzate dai tre artisti) possano trasformarsi in valide alleate per tutti gli artisti.
“La tecnologia rappresenta un grande vantaggio competitivo per Revolve” dichiara in un comunicato Michael Mente, co-fondatore e co-amministratore delegato dell’azienda. “Attraverso l’intelligenza artificiale, siamo in grado di esplorare nuovi designer, marchi e tendenze emergenti“.