L’interesse che Bottega Veneta riserva nel mercato asiatico non è un segreto, e la nuova sfilata della maison, che si terrà proprio a Pechino nel mese di luglio, ha solo che riconfermato la solida relazione tra il mercato cinese e il marchio ora guidato dal direttore creativo Matthieu Blazy.
Se in passato la maison aveva omaggiato i consumatori cinesi con un takeover della Grande Muraglia Cinese, oggi la strategia seguita dal brand è meno spettacolare, ma certamente di successo: collaborazioni con celebrità cinesi e in generale asiatiche, come il cantante e modello Mika Hashizume, il regista Jess Jing Zou e la star del K-POP Kim Nanjoon; recentissima è anche l’apertura della nuova boutique firmata Bottega Veneta a Shenzen, un esempio concreto del forte legame tra queste due realtà.
Il mercato asiatico, infatti, è ormai di vitale importanza per il settore del luxury e dell’alta moda, dato che i principali consumatori e rivenditori provengono dai giovani super ricchi di Cina, Giappone, Corea e India; le iniziative di Bottega Veneta, similmente a quella di Dior in sud Asia, sembrano voler instaurare una relazione privilegiata con queste nuove demografiche.
I dati, in fondo, parlano chiaro: Bottega Veneta gode di un’ottima posizione sul territorio cinese, tanto che il suo fatturato è aumentato del 16% a 1,7 miliardi di euro nel corso del 2022 e tanto da registrare utili operativi di 366 milioni di euro, con un margine del 21% sulle vendite.