La pandemia non è riuscita a infrangere il rapporto stretto tra consumatori cinesi e luxury goods, secondo quanto riporta il Luxury Report by Bain & Company riferito all’anno 2021: in Cina, infatti, il mercato delle vendite nazionali di beni di lusso ha raggiunto 471 miliardi di yuan (74,3 miliardi di dollari), raddoppiando quasi il proprio valore nel giro di due anni.
Bruno Lannes, partner di Bain & Co. e co-autore del rapporto, evidenzia come a livello globale la quota cinese del mercato del lusso sia aumentata da circa il 20% nel 2020 a circa il 21% nel 2021:”Prevediamo che questa crescita continuerà”; precisa, “mettendo il Paese sulla buona strada per diventare il più grande mercato di beni di lusso del mondo entro il 2025“.
Importante evidenziare come non tutti i mercati siano cresciuti con gli stessi ritmi, ma piuttosto è stato costante un andamento alterno in numerosi settori: alcuni brand, ad esempio, hanno visto una crescita del 10%, altri del 70%; allo stesso modo le diverse categorie merceologiche mostrano ritmi di crescita differenti, con la pelletteria che ne detiene il primato (+60% su base annua), seguita da moda e lifestyle a +40%.
Driver dell’accelerazione in Cina, secondo il report, sono stati in particolare il canale duty-free ad Hainan, nuovo luxury hub (+85%), e l’incremento, causa anche pandemia, della digitalizzazione, con vendite online a +30%.
Xing Weiwei, partner di Bain & Company e co-autore dello studio, conclude spiegando:
“Ci aspettiamo che gli acquisti personali di beni di lusso dei consumatori cinesi recuperino i livelli precedenti alla pandemia entro la fine del 2022 e la prima metà del 2023”.