Al Salone dell’Auto IAA Mobility di Monaco di Baviera (Germania), tra le “attrazioni elettriche” di nuova generazione, finisce sotto i riflettori la Renautt 5 Prototype, la “nipotina” della mitica R5, auto-cult della casa autombolista francese, prodotta per la prima volta nel 1972 e venduta in milioni di esemplari (nuovi) fino al 1985. Con un mercato dell’usato e dell’auto storica davvero incredibile…
La Prototype, lanciata in inverno con un evento on-line, è attesa sul mercato per la produzione di serie per il 2024. Due le motorizzazioni che saranno disponibili: 130 o 218 cavalli, con un’autonomia di circa 470 chilometri, optando per la batteria da 60 Kwh.
Al Salone di Monaco, la nuova R5 Prototype ha debuttato al fianco della nuova Megane E-Tech elettrica, completamente rivoluzionata nel look, nonostante abbia mantenuto lo storico nome del modello che, ormai da 25 anni, è un fiore all’occhiello del listino Renault.
Il rapporto di “famiglia” tra R5 e Prototype è evidente: i designer francesi, infatti, si sono ispirati alla R5 degli anni ’70 per creare la concept del futuro: le dimensioni e la tecnologia sono cambiate, ma non le proporzioni e alcuni degli stilemi originali del progetto.
I riferimenti “vintage” vanno dai fari a led modellati sul design originale, alla presa d’aria del cofano (vicino al parabrezza) che nasconde lo sportello per la ricarica, ai fari che integrano i deflettori aerodinamici e ai fendinebbia anteriori che sono diventati delle luci diurne. I passaruota posteriori ampi e la livrea a strisce rosse strizzano l’occhio alla R5 Turbo, una “piccola bomba” tanto amata dai ragazzi degli anni ’80.

La linea posteriore ricorda in pieno lo stile della vecchia R5.
La nuova Renault 5 fa parte del nuovo corso della casa automobilistica francese, denominato “Renaulution”: meno costi e investimenti in Ricerca&Sviluppo, meno piattaforme e motori, più attenzione per l’elettrico e crescenti sinergie con l’alleato giapponese Nissan per lanciare 24 modelli entro il 2025. Questi sono gli obiettivi dell’Amministratore Delegato Luca De Meo, che punta a mettere la parola “fine” all’epoca di Carlos Ghosn e della “grandeur” francese, finita non proprio nel migliore dei modi.
Lo stesso De Meo ha dichiarato che la R5 Prototype sarà realizzata con la nuova piattaforma CMF-BEV del gruppo Renault, destinata alle piccole auto elettriche: l’uso del nuovo pianale e delle inedite tecnologie utilizzate per le batterie (a base di nichel, manganese e cobalto) consentiranno di tagliare di un terzo i costi di produzione. Questo lascia, quindi, ben sperare che il prezzo di listino della R5 Prototype sarà più basso di quello della Zoe (attualmente l’unica utilitaria a batteria della casa francese), che parte da 25.900 euro.

La signorina in giallo: la R5 originale del 1972