Nel centro storico di Lecco, in Piazza Garibaldi, si profila una trasformazione audace e suggestiva. Quel che per anni è stato il palazzo dell’ex Banca Popolare, poi sede della Deutsche Bank e da tempo lasciato in stato di abbandono, è ora destinato a rinascere come hotel di pregio, capace di ridonare lustro e vocazione all’area che affaccia sul lago.
Dopo quasi quattordici anni di incuria e discussioni, il progetto promosso da Lariana Iniziative Immobiliari ha ottenuto il parere favorevole preliminare da parte della Commissione Comunale per il Paesaggio. La proposta prevede la conversione dello storico edificio in una struttura ricettiva di alto livello, con oltre cento camere, ristorante e terrazza panoramica rivolta sul contesto urbano e lacustre.
Progettato nel 1941 da Mino Fiocchi e in seguito trasformato nella facciata da Piero Portaluppi nel 1957, l’edificio è sottoposto a vincoli architettonici e paesaggistici che imporranno un restauro complesso e rispettoso. Già nel 2023 è stata completata la bonifica dall’amianto, ma restano da affrontare gli adeguamenti impiantistici, l’efficientamento energetico e le normative di sicurezza proprie alle strutture alberghiere.
Uno dei maggiori nodi tecnici riguarda l’area parcheggi. Si ipotizza una autorimessa sotterranea proprio sotto Piazza Garibaldi: operazione delicata, considerando la vicinanza al lago e il rischio di infiltrazioni d’acqua, già emerso in precedenti tentativi. I parcheggi superficiali attualmente disponibili risultano insufficienti per una struttura di queste dimensioni.
Lariana Iniziative Immobiliari S.r.l. risulta attualmente proprietaria dell’immobile. Nel 2024 ha ridefinito il proprio assetto societario, estinguendo un contenzioso fallimentare che ne aveva impedito una stagione operativa stabile. La compagine azionaria vede quote significative nei nomi di Lagalp spa, Sefri srl, Rofinco srl e della figura privata Oriana Cerri.
Secondo fonti giornalistiche locali, è in corso una trattativa con un fondo immobiliare estero (non necessariamente americano) che assumerebbe il ruolo operativo di sviluppatore alberghiero. In ambienti comunali si ipotizza che l’acquisto dell’immobile da parte del fondo sarà perfezionato solo quando le autorizzazioni e le verifiche tecniche saranno in uno stadio avanzato.
Il valore dell’operazione non è ufficiale, ma alcune stime parlano di cifre nell’ordine delle decine di milioni di euro, fra acquisto e ristrutturazione. In un precedente studio commissionato al Politecnico di Milano (2022), il costo stimato per il recupero dell’edificio oscillava fra i 44 e i 52 milioni.
Questo palazzo, che sorge di fronte al Teatro della Società (chiamato in questi giorni a riaprire dopo lavori) e nei pressi del Palazzo di Giustizia, è uno dei cardini del tessuto urbano lecchese. Nel contesto, il recupero dell’edificio ex-bancario si inserisce in una più ampia strategia di riqualificazione delle aree centrali, con opere pubbliche che potrebbero valorizzare piazza Garibaldi e i suoi spazi di relazione.
Ma non mancano le voci critiche. Alcuni esponenti politici locali denunciano che l’operazione stia procedendo senza un confronto pubblico adeguato, sollevando dubbi sul modo e il momento in cui si decide il destino di un luogo così simbolico della città. Tra le questioni aperte figurano anche la durata dei lavori, le ripercussioni temporanee sulla viabilità e sul Teatro, e la sostenibilità urbanistica dell’intervento.
Il progetto per trasformare l’ex sede bancaria di Lecco in hotel di lusso è ambizioso, ricco di incognite ma potenzialmente trasformativo. Se portato a buon fine, potrebbe restituire centralità e fascino all’area, stimolando turismo e attività economica nel cuore cittadino. Ma affinché ciò accada, sarà indispensabile trasparenza, concertazione con la cittadinanza e rigore progettuale, in particolare nella gestione dei vincoli storici e nell’integrazione con il contesto urbano.


