Chiara Ferragni, celebre imprenditrice digitale e influencer, ha trovato un accordo per risolvere le controversie legate alla vicenda del pandoro natalizio “Pink Christmas”, che l’avevano portata al centro di un’indagine giudiziaria a Milano con l’accusa di truffa aggravata. L’accordo, raggiunto con l’associazione di consumatori, prevede il rimborso di 150 euro a ciascun acquirente che si era rivolto all’associazione stessa, insieme a una generosa donazione di 200 mila euro a un’organizzazione impegnata nel supporto e nella tutela delle donne vittime di violenza.
Oltre al risarcimento diretto ai consumatori, l’intesa include anche il rimborso delle spese legali sostenute. In cambio, l’associazione ha accettato di revocare la denuncia, contribuendo a distendere i rapporti tra le parti coinvolte. Gli avvocati di Ferragni, in una dichiarazione congiunta con l’associazione, hanno sottolineato come questo accordo rappresenti un passo importante non solo per risolvere le dispute del passato, ma anche per costruire un dialogo costruttivo in vista di future collaborazioni su temi sociali di interesse comune.
Come segno tangibile del suo impegno, Chiara Ferragni parteciperà anche a un evento nazionale organizzato nell’ambito del progetto “Oltre il Silenzio“, dedicato all’assistenza delle vittime di violenza di genere. Nei prossimi giorni, tutti i consumatori che avevano segnalato la presunta irregolarità legata al prodotto saranno contattati per ricevere il rimborso. L’associazione, che aveva sollevato il caso, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, definendolo una vittoria significativa per i consumatori. Ha inoltre precisato che l’accordo non prevede alcun indennizzo diretto all’associazione stessa, ma garantisce che l’intera somma venga destinata esclusivamente ai consumatori e alla copertura delle spese legali.
L’origine della disputa risale a una differenza di prezzo contestata tra il pandoro “Pink Christmas”, firmato Ferragni, e una versione tradizionale del prodotto. Il costo più elevato del dolce griffato aveva portato alcuni consumatori a rivolgersi all’associazione per ottenere un rimborso. La risoluzione della controversia rappresenta un punto di svolta importante, ma la vicenda non è ancora completamente chiusa. Spetterà alla Procura milanese, che sta valutando gli sviluppi, decidere se archiviare l’indagine o procedere con ulteriori azioni giudiziarie.
Nel frattempo, i legali di Ferragni hanno evidenziato che la loro assistita non solo ha sempre collaborato per chiarire la sua posizione, ma ha anche effettuato altre donazioni significative a enti benefici, tra cui l’ospedale Regina Margherita di Torino e l’associazione “Bambini delle Fate”. Questo accordo rappresenta dunque un ulteriore passo verso una risoluzione completa e positiva della vicenda.