I giornali protagonisti dell’informazione online stanno attraversando una delicata fase di transizione, che potrebbe cambiare per sempre il volto della comunicazione digitale e della creazione di contenuti.
L’aria di cambiamento ha travolto il mondo con la notizia di una possibile bancarotta di VICE, rivista canadese rivolta principalmente a un pubblico giovane e dal valore di 5 miliardi di dollari, oggi costretta a un taglio del personale così significativo da essere preoccupante.
Il 2023 non è stato gentile neanche con Vox Media, società di media digitali statunitense, che a inizio anno aveva già annunciato il licenziamento di oltre 130 dipendenti, il 7% della sua forza lavoro, e tanto meno con Catapult, piattaforma di scrittura e giornalismo, attualmente inattiva.
Anche Buzzfeed, uno dei pilastri dei contenuti del web, ha dovuto rinunciare al proprio canale di news, BuzzfeedNews, e con esso anche a 15% del proprio personale.
“L’azienda non può continuare a supportare BuzzFeed News”, ha spiegato Jonah Peretti, fondatore della compagnia. “Questa decisione è dovuta alla crisi economica, agli effetti della pandemia e a un cambiamento radicale nelle abitudini del pubblico. Ormai è difficile offrire ai lettori storie di alta qualità in modo sostenibile”.
Un’altra testimonianza è quella di Elahe Izadi del Washington Post: ai microfoni di Yahoo Finance, infatti, la giornalista ha discusso della bancarotta di VICE, ora nelle mire di Disney e Fox.
“Avevano promesso di essere il futuro, di poter attrarre sia i millennial che il pubblico più giovane. Che i giornali stavano morendo e che la stampa stava morendo. Hanno venduto questa promessa, ma come possiamo vedere, non sono riusciti a crescere abbastanza velocemente per mantenerla”.
Il motivo? Secondo Izadi, è stata l’ascesa di TikTok a determinare il fallimento di realtà che, altrimenti, avevano dominato l’industria dell’informazione online dai primi anni del duemila. “Hanno fatto affidamento su aziende come Google e Facebook, ma come sapete, un algoritmo può cambiare e questo può sconvolgere completamente il vostro modello di business”, chiarisce Izadi.
Un altro punto di vista rilevante è quello del giornalista Isaac Hindin-Miller, collaboratore del New York Times e di Business of Fashion, nonché content creator su TikTok.
“Quello che vorrei vedere sono giornalisti esperti di cui mi fido creare contenuti video da pubblicare su TikTok, perché è quello che il pubblico desidera in questo momento”, dichiara Hindin-Miller. “Il ruolo del giornalismo non è cambiato, ma il modo di comunicare sì. Non si legge tanto quanto prima, ma si consumano ore di video ogni giorno. Racconta una storia in video, non su carta”.