Gli Stati Uniti e la Cina hanno annunciato un’importante svolta nei loro rapporti commerciali, segnando un primo passo verso la distensione dopo anni di tensioni economiche. In un comunicato congiunto diffuso da Ginevra, le due potenze hanno dichiarato la sospensione per 90 giorni di una parte significativa dei dazi doganali punitivi reciproci.
L’accordo, frutto di settimane di negoziati a porte chiuse, rappresenta una tregua temporanea nella cosiddetta “guerra commerciale” che, a partire dal 2018, ha visto l’imposizione di centinaia di miliardi di dollari in tariffe su beni importati da entrambe le parti. Il documento congiunto non specifica quali categorie merceologiche saranno coinvolte dalla sospensione, ma fonti vicine ai negoziati parlano di settori chiave come l’agricoltura, la tecnologia e l’automotive.
Secondo quanto dichiarato da rappresentanti di entrambe le delegazioni, l’obiettivo dei 90 giorni di sospensione è creare uno spazio utile per approfondire il dialogo e costruire un’intesa più duratura. La misura mira inoltre a ridurre l’incertezza nei mercati internazionali e a ristabilire fiducia tra le imprese colpite dalle tariffe.
La comunità internazionale guarda con attenzione a questo sviluppo, considerandolo un segnale positivo in un contesto globale segnato da tensioni economiche, inflazione e sfide post-pandemiche. Analisti ed economisti, tuttavia, sottolineano che si tratta di una tregua temporanea e non ancora di una risoluzione definitiva del conflitto.
Nei prossimi mesi, saranno determinanti la volontà politica e la capacità di negoziazione delle due superpotenze per trasformare questa pausa in un accordo commerciale strutturato e sostenibile.