Al civico 2 di via Montenapoleone, proprio all’inizio dell’arteria più iconica dello shopping milanese, Louis Vuitton riapre le porte della sua storica boutique dopo tre anni di lavori di restauro all’interno del prestigioso Palazzo Taverna. La facciata neoclassica con colonne ioniche e timpani cattura subito l’occhio del passante. All’interno, la luce che filtra dal tetto in vetro illumina ogni angolo, mettendo in risalto arredi e materiali in un’atmosfera calda ed elegante.
Un viaggio tra Milano e Parigi, tra tradizione e innovazione
Salendo di piano in piano, si è accompagnati in un percorso sensoriale che fonde l’identità milanese con la raffinatezza francese. Al secondo livello, spicca un’intera area dedicata all’universo casa del brand: la Home Collection. È la prima volta che una boutique Louis Vuitton riserva un intero piano al design d’interni.
Attraversando gli spazi del negozio si accede anche al Da Vittorio Café Louis Vuitton, che affianca il nuovo ristorante DaV by Da Vittorio – la prima esperienza gastronomica italiana della Maison. Qui moda, arte culinaria e cultura si fondono in un’espressione condivisa di eccellenza.
Un gioiello architettonico tra storia e contemporaneità
Palazzo Taverna, edificato nei primi decenni dell’Ottocento, conserva l’ingresso originale con il suo elegante arco decorato. All’esterno delle vetrine, un omaggio alla città: una raffinata miniatura del Duomo, con le sue celebri guglie gotiche.
La boutique si sviluppa attorno a un cortile interno che rievoca le antiche case di ringhiera milanesi. Un grande lucernario in vetro lascia entrare la luce naturale, che muta nell’arco della giornata disegnando giochi di ombre tra gelsomini e linee architettoniche.
Firmato dal celebre architetto Peter Marino, il progetto ha portato a un ampliamento significativo degli spazi, che ora si articolano su quattro piani collegati visivamente da fasci di luce verticale che attraversano l’intera struttura.
Ogni dettaglio è stato curato con maestria: il legno proviene da artigiani locali, le pietre sono state lavorate in laboratori lombardi. Tra le varietà utilizzate spicca il marmo Giallo Siena, con le sue tonalità calde e intense, tanto care alla tradizione lombarda.
La scenografica scala che conduce al primo piano, dedicato alle calzature, si ispira alla raffinata Villa Necchi Campiglio, capolavoro di Portaluppi. Anche l’area prêt-à-porter femminile richiama un’altra delle sue creazioni, Casa Corbellini-Wassermann.
Gli arredi, dal sapore vintage e firmati da nomi illustri come Giò Ponti, Luciano Frigerio e Angelo Mangiarotti, provengono da gallerie milanesi e sono stati restaurati con cura. Passeggiare nella boutique è come attraversare una galleria di design.
Ad arricchire l’ambiente, una collezione d’arte contemporanea: opere di Carla Accardi, Mimmo Paladino, Peter Halley e altri nomi internazionali punteggiano gli spazi, intrecciando arte e moda.
La collezione uomo e un tocco inaspettato
Nel livello interrato si apre la sezione dedicata alla moda maschile, in uno spazio ampliato che conserva una sorpresa architettonica: durante i lavori sono emerse antiche volte in mattoni del XIX secolo, oggi restaurate e lasciate a vista. L’effetto è un mix riuscito di storia e contemporaneità.
Tra i capi più interessanti, spicca una giacca varsity in pelle di coccodrillo blu navy, firmata Pharrell Williams, direttore creativo della linea uomo. Un capo che celebra lo spirito dei “LV Lovers”, come lui stesso ha definito gli appassionati del brand.
Il secondo piano: un tempio del design
Il piano dedicato al design ospita le cinque linee della Collezione Casa, con l’aggiunta della nuova Signature Collection, presentata in occasione del Salone del Mobile. Tra le proposte spiccano anche gli Objets Nomades, pezzi iconici di designer ospiti come India Mahdavi e Patricia Urquiola.
Il Totem Vinyle in pelle blu elettrico e la poltrona firmata da Patrick Jouin – avvolta in una struttura con zip e lucchetto dorato – celebrano l’essenza del viaggio, simbolo fondante della Maison. Non mancano elementi per la tavola ispirati all’estetica di Fortunato Depero, che rievocano il Futurismo italiano.
Una sosta di gusto nel cuore di Milano
Nel luogo dove un tempo si trovava il cortile interno, oggi sorge il raffinato Vittorio Café Louis Vuitton. Grazie al tetto in vetro, l’ambiente è pervaso da una luminosità naturale che richiama le atmosfere dei giardini d’inverno. Il verde di piante e arredi crea una connessione con la natura.
Il menu è improntato al concetto di “luxury snacking”, con proposte stagionali e leggere, firmate dagli chef Chicco e Bobo Cerea del ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio. In un continuo dialogo tra cucina italiana e spirito francese, si celebra la convivialità di alta gamma.
Sul retro dello store, con ingresso da via Bagutta, il ristorante DaV by Da Vittorio propone una cucina italiana sofisticata in chiave casual. L’arredamento, gioioso e vivace, è arricchito da legni lavorati che rievocano la texture della pelle Louis Vuitton. Tra parquet decorato e sedie firmate Carlo De Carli, lo spazio accoglie fino a 44 coperti su due livelli.
La cucina è affidata allo chef Edoardo Tizzanini, con la supervisione della famiglia Cerea. I piatti, tutti italiani, sono un omaggio alla tradizione reinterpretata, con dettagli che richiamano l’universo creativo di Louis Vuitton. Un’autentica esperienza gastronomica nel cuore del Quadrilatero della moda.