Nonostante le maxi multe pagate, i bilanci delle società di Chiara Ferragni, reggono. Gli effetti provocati dal “pandoro gate” ci sono ma i danni sono più contenuti di quanto ci si aspettasse anche se il futuro è tutto da scrivere e le conseguenze del caso Balocco si vedranno in tutta la sua chiarezza nei prossimi mesi. E’ questo il quadro che emerge leggendo i bilanci relativi al 2023, dai quali si scopre che l’imprenditrice digitale ha scelto di non incassare i 4,4 milioni di utili prodotti lo scorso anno, riportandoli a nuovo nel 2024 così da garantire continuità alla società.
Il risultato della gestione 2023, tuttavia, “conferma il trend positivo dei precedenti esercizi, essendo incrementati i risultati sia della divisione Talent management sia nella consulenza strategica di marketing e comunicazione per diversi marchi di moda e lifestyle”. “A fronte di un incremento del valore della produzione del 2023 pari al 19,03% rispetto al 2022, si evidenzia però un sostanziale mantenimento del risultato operativo e una leggera flessione dell’utile netto”.
Facendo riferimento al ‘pandoro-gate’ e alle conseguenze che ne sono derivate, nella relazione si scrive: “Gli eventi negativi sopraggiunti nella seconda metà del mese di dicembre 2023 hanno necessariamente esteso i riflessi negativi anche nel 2024, che ha subito un forte calo dell’attività”. Ad oggi, prosegue il documento, “risulta difficile effettuare una previsione economica per il secondo semestre del 2024, stante ancora il periodo di forte incertezza sulla ripresa delle attività”.