Se pensiamo ai club esclusivi, la nostra mente ci riporta subito agli scintillanti anni ’20, con calici di champagne traboccanti e musica jazz di sottofondo, oppure alle società segrete in pura estetica Oxford, raffinate e dedite alla cultura.
Epoche passate, che oggi rivivono in vesti diverse in tutto il mondo e che dei modelli originali mantengono l’esclusività, il grande impegno filantropico e una certa dose di eleganza.
Ne è un esempio il Rotary Club, un club dalla storia longeva la cui sede a Milano ha contribuito a plasmare la storia italiana sin dalle sue fondamenta: nel 1928 sostenne l’apertura dell’Istituto dei Tumori di Milano, una pietra miliare nella lotta contro il cancro, e durante il medesimo anno promosse la creazione dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI); invece nel 1956 furono proprio i soci del club a finanziare la realizzazione dell’Autostrada del Sole, un progetto essenziale per l’Italia dell’epoca.
“Scrivere la storia del Rotary milanese significherebbe, in fondo, scrivere la storia di Milano, dell’Italia ed anche del mondo” affermava infatti il giornalista Mario Robertazzi, membro del club negli anni ’60.
Altri gruppi esclusivi hanno fatto la storia mondiale, come l’Ordine Internazionale di Sant’Uberto il cui gran maestro è Istvan von Habsburg-Lothringen, discendente della famiglia Asburgo, lo Yacht Club di Monaco, il 5 Hertford Street di Londra e il Nouveau Cercle de l’Union a Parigi.