Cos’hanno in comune i leoni all’ingresso della New York Public Library, le figure della Borsa di New York, le statue all’entrata sud di Central Park e il bassorilievo al numero 1 Rockefeller Plaza?
La risposta più ovvia coincide con la città di appartenenza di questi monumenti, la celebre New York, ma il documentario The Italian Factor, del regista argentino di origini italiane Eduardo Montes-Bradley, riporta alla luce un elemento essenziale che li lega: tutte queste statue, infatti, sono state create dai fratelli Piccirilli (Piccirilli Brothers, in inglese).
Nati a Massa, in Toscana, ed emigrati negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento, i fratelli Piccirilli hanno scolpito alcuni dei monumenti più importanti del paese, come la statua del presidente Abraham Lincoln all’interno del Lincoln Memorial di Washington DC; la famiglia, composta da Giuseppe Piccirilli e i suoi figli (Ferruccio, Attilio, Furio, Getulio, Masaniello e Orazio), aveva studiato all’Accademia di San Luca a Roma, ma a New York soggiornava nel Bronx, più precisamente nel quartiere Mott Haven sulla 142esima strada.
“I fratelli hanno ricoperto il ruolo non solo di esecutori di statue progettate da artisti più famosi, ma anche di ideatori di moltissime opere d’arte che ancora oggi definiscono il paesaggio urbano di New York”, spiega Thayer Tolles, curatrice della sezione di dipinti e sculture americane al Metropolitan Museum of Art. “Le opere che i fratelli Piccirilli hanno scolpito sono ovunque, ovunque si sa e anche dove non lo si sa“.