Una delle leggi più severe della ricchissima Dubai potrebbe scomparire per sempre: si tratta della tassazione sulle bevande alcoliche e del pagamento per le licenze personali per gli alcolici, norme che non sono mai riuscite a conciliarsi con il resto del mercato occidentale e, soprattutto, con le abitudini di turisti provenienti da Europa e Stati Uniti.
Così la tassa del +30% sugli alcolici scomparirà per un anno di prova, come riporta il Financial Times citando alcuni “dirigenti del settore informati della decisione”, nel tentativo di soddisfare i bisogni delle comunità straniere che abitano tra i grattacieli di Dubai e che, fino a questo momento, hanno dovuto spostarsi a Umm al-Quwain e altri emirati per acquistare alcolici all’ingrosso.
Dubai deve così trovare un punto di incontro tra il suo nuovo status di “capitale delle feste” del Golfo e tra le norme religiose e culturali che hanno governato abitudini e comportamenti dei suoi cittadini: l’obbiettivo è competere con gli stati vicini, sempre più flessibili alle richieste occidentali e con i settori finanziari e dell’ospitalità sempre più sviluppati.