Yvon Chouinard non ha mai ricercato la ricchezza o la fama: lo scalatore statunitense, che ha appena compiuto 83 anni, ha lasciato che un unico grande amore guidasse le sue scelte, quello che lo lega all’ambiente e alla crisi climatica.
Un pianeta da proteggere, che Chouinard ha conosciuto dalle vette più alte del mondo e a cui ha sempre pensato, anche mentre fondava uno dei marchi green ed eco-sostenibili più di successo al mondo, Patagonia. Brand specializzato nell’outdoor e nell’abbigliamento sportivo, Patagonia è sempre stato associato a un mondo alternativo, a metà tra l’hippie, l’hipster e l’essenziale, ma oggi la sua storia cambia per sempre, assumendo tutt’altra dimensione.
Infatti, Yvon Chouinard ha deciso di cedere la sua compagnia a due entità no-profit, il Patagonia Purpose Trust e l’Holdfast Collective: il 100% delle sue quote, dal valore totale di 3 miliardi, sono così finiti nei fondi delle nuove proprietarie di Patagonia.
“Non ho mai voluto essere un uomo d’affari”, afferma Chouinard sul sito dell’azienda.
“Ho iniziato come artigiano, producendo attrezzatura per l’arrampicata per me e i miei amici, per poi dedicarmi all’abbigliamento tecnico. Da quando abbiamo iniziato a toccare con mano i danni del riscaldamento globale e della distruzione ecologica, scoprendo anche la grandezza del nostro impatto, in Patagonia ci siamo impegnati a cambiare concretamente il modo di pensare e di fare business. Il brand è partito dai prodotti, utilizzando materiali e tessuti che fossero i più responsabili ed eco-compatibili. Siamo diventati una B- Corp e una Società Benefit certificata in California, scrivendo i nostri valori nello statuto aziendale, in modo da preservarli. Più di recente, nel 2018, abbiamo cambiato il nostro scopo aziendale in: siamo in business per salvare il nostro pianeta”.
Una missione a cui il guadagno è solo secondario, dunque, e che vede nel Patagonia Purpose Trust una tutela legale su misura dell’azienda, e nell’Holdfast Collective un investimento sicuro, regolamento e controllato per la tutela di tutto il pianeta.
“Al going public abbiamo preferito il going purpose“, conclude Chouinard. “Invece di estrarre valore dalla natura e trasformarlo in profitti per gli investitori, useremo la prosperità generata da Patagonia per proteggere la vera fonte di ogni ricchezza”.