Esordisce nella Gimme Decade, così chiamata dallo scrittore Tom Wolfe, la baguette di Fendi, una bag rivoluzionaria nella sua semplicità, ispirata direttamente alla pratica francese di portare il pane sotto braccio e ideata dalla nipote dei fondatori della maison, Silvia Venturini Fendi.
Siamo nel 1997, all’apice dello stile di vita yuppie, emblema della gioventù e del successo: il lavoro, intenso e stancante, diventa un mezzo per soddisfare le proprie ambizioni e per amplificare il proprio status sociale attraverso oggetti di lusso, abiti alla moda, vacanze in location esclusive e case da sogno; la baguette di Fendi diventò immediatamente un simbolo, una reazione allo sfarzo e all’eccesso degli anni Ottanta, e iniziò a influenzare la cultura mainstream e pop senza alcuna difficoltà.
Sex and the City, serie che tutt’ora continua a rappresentare una vera e propria icona del mondo dello spettacolo, contribuì a espandere la visibilità della baguette: infatti, Carrie Bradshaw, protagonista e narratrice della storia, sfoggia spesso baguette di Fendi in tutte le salse e fantasie, definendola in più occasioni la sua borsa preferita.
Caratteristiche principali di questa bag sono la tracolla corta, fissata ai lati, una fibbia dal logo Fendi (una doppia F rovesciata, ideata nel 1965 con l’arrivo di Karl Lagerfeld), la cui dimensione varia a seconda di quella della borsa, e infine i materiali, che spaziano dal visone alla pelle di rettile, per arrivare al tweed e al jeans.
