La maison Schiaparelli inaugura le settimane di sfilate di alta moda primavera-estate 2022 con “Age of Discipline”, una collezione concepita nel mese di aprile all’insegna del viaggio, del sogno e della speranza: una visione onirica e innocente, intrecciata alle preoccupazioni sorte durante la pandemia, alla disillusione e all’incertezza del domani.

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In una lettera di presentazione il direttore creativo di Schiaparelli, Daniel Roseberry, afferma: “Cosa significa moda, cosa ha da dire la moda, in un’epoca in cui tutto è in evoluzione? E, riguardo a questa Maison, cosa significa surrealismo quando la realtà stessa è stata ridefinita?”
Nell’epoca del divenire e dell’incertezza, l’haute couture riparte dall’essenza, dall’esperienza e sceglie un approccio innovativo per la maison: una palette cromatica a tre colori (in oro, bianco e nero) dipinge una varietà di texture e tessuti semplificati, ma frutto di un’operosa ricerca; le silhouette tornano a forme tondeggianti, che rimandano al cosmo, alla natura delle costellazioni e nei pianeti.
Per quanto riguarda la sfilata di Dior, invece, in passerella la maison ha sfoggiato l’ultima collaborazione con The Chanakya School of Craft di Mumbai, fondata da Monica Shan e Karishma Swali e con l’obbiettivo di offrire un’alternativa alle donne indiane, fornendo un strumento di emancipazione, e nel contempo preservare un’arte del patrimonio culturale del Paese, solitamente riservata agli uomini.

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In un incontro tra artigiano, teatro e spettacolarità
Dior calca la passerella in un’indimenticabile palette sobria, di grigi e bianco, muovendosi tra forme lineari e morbide.