A settant’anni dalla prima sfilata made in Italy messa in scena da Giovanni Battista Giorgini, oggi ci ritroviamo immersi in un mondo saturo di tecnologia e innovazione che ha consentito ai brand di alta moda di continuare a comunicare con tutto il mondo grazie ai digital shows.
L’intento comune di limitare i contagi da Corona Virus ha infatti costretto le Fashion Week di tutti i paesi a trasportale nei loro palcoscenici delle piattaforme online dedicate, consentendo al pubblico di assistere alle sfilate con una modalità esclusivamente in streaming.
La London Fashion Week, uno degli eventi di moda più seguiti al mondo, ha presentato un format completamente digitale. Erano numerosi gli appuntamenti in programma come anche i 95 designer che speravano di mostrare le loro collezioni accolti dal pubblico che popola le tradizionali sfilate.
Il 1984 è stato l’anno del debutto per la fashion week della capitale in cui hanno sfilato solo 15 brand, 25 designer e il luogo della rassegna era il Commonwealth Istitute Car Park di Kansington. Negli anni a seguire, l’organizzazione è nettamente cambiata tanto che il numero delle sfilate ha raggiunto cifra 72 e inoltre il luogo per la Venue è diventato il “The Store X” di Londra.
Nonostante fosse in modalità online, l’edizione 2021 della settimana della moda ha lasciato il segno. Victoria Beckham è stata la protagonista dell’evento e ha proposto la sua collezione pensata per il periodo post-pandemia anticipando quindi i colleghi designer.
Anche Molly Goddard ha colpito gli spettatori lavorando con estrema raffinatezza i tessuti utilizzati per abiti come le gonne ampie o interamente in ruches che richiedono circa 36 ore di lavoro. Nonostante sia stata un’edizione particolare , le scoperte e le proposte interessanti non sono mancate.