La 109ª edizione di Pitti Uomo conferma la centralità della piattaforma fiorentina nell’universo della moda maschile e annuncia numeri e novità che puntano a un rilancio strategico, nonostante un contesto globale segnato da incertezze economiche e geopolitiche.
Con quasi 740 espositori, di cui circa il 44% provenienti dall’estero, Pitti Uomo 109 si presenta come un evento internazionale mattone-dell’industria menswear. Il tema scelto per questa edizione è “Motion”, un invito implicito all’idea che la moda non sia ferma: movimento, transizione, ibridazione sono al centro della narrazione della kermesse.
Tra i segnali più positivi vi è il ritorno o l’esordio di 43 brand nel panorama espositivo. Tra questi spiccano: Save the Duck, Bogner, Glenover, Taakk, solo per citarne alcuni.
Un esempio di rilancio è rappresentato da Schneiders Salzburg, storico marchio austriaco del loden, che torna alla Fortezza da Basso con una nuova visione creativa, a testimonianza che il fashion maschile non rinuncia né all’eredità né all’innovazione.
Innovazione espositiva e nuovo spazio beauty
Una delle novità più attese è l’area HiBeauty, inserita nel percorso della sezione Futuro Maschile e dedicata esclusivamente alla profumeria di ricerca e allo skincare indipendente. Sarà composta inizialmente da 10 marchi europei e asiatici, scelti per la loro distribuzione internazionale, con un allestimento immersivo pensato per segnare la contaminazione tra moda, lifestyle e bellezza.
Questo inserimento simbolizza anche un’evoluzione del salone: precedentemente la presenza del beauty era sporadica, ma ora si riconosce che i tempi sono maturi per ampliare l’orizzonte del menswear verso nuovi territori della cura e dell’esperienza estetica.
La manifestazione si articolerà attraverso cinque sezioni consolidate: Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out.
In contemporanea, è prevista un’installazione site-specific realizzata dallo scultore-architetto francese Marc Leschelier, intitolata “Ancient/New Site”, che accoglierà i visitatori nella piazza antistante il Padiglione Centrale della Fortezza da Basso.
In un momento storico segnato da rallentamenti nel comparto lusso-moda, la scelta di puntare su internazionalizzazione, nuovi spazi tematici e una forte identità espositiva indica come Pitti Uomo voglia non solo resistere, ma guidare. La sinergia tra heritage e ricerca, tra menswear e bellezza, tra fluidità stilistica e radicamento sartoriale diventa dunque il filo conduttore della fiera.
Come sottolineato dal presidente Antonio De Matteis e dal direttore commerciale Antonio Cristaudo, la manifestazione assume un ruolo chiave anche come piattaforma internazionale di buyer, media e idee.


