La cassaforte di famiglia che sovrintende a Illycaffè cambia volto. Con la cessione del suo 19 % in Holding Illy S.p.A. alla sub‑holding Gruppo Illy S.p.A. – controllata in parti uguali dai fratelli Andrea e Anna – Daria Illy saluta ufficialmente l’impero del caffè, completando un riassetto avviato quattro anni fa. L’operazione chiude la fase di riorganizzazione societaria voluta dalla dinastia triestina dopo l’uscita del padre Riccardo, che nell’ottobre 2023 aveva dirottato le proprie energie sul polo gourmet “Polo del Gusto”.
Nella nota diffusa ieri, l’azienda parla di un “congedo con gratitudine” dopo oltre 16 anni di impegno: Daria, 41 anni, concentrerà ora la sua carriera su progetti internazionali legati ai temi ESG, con un focus sui rapporti fra Italia, Emirati Arabi Uniti e Oman. Laureata a Urbino e forte di un master in General Management, la manager aveva debuttato nel mondo della consulenza e del benessere prima di entrare, nel 2009, nell’impresa di famiglia. Qui ha promosso una leadership inclusiva e l’attenzione alla sostenibilità, ricoprendo via via ruoli chiave – dalla guida dei grandi clienti internazionali alla direzione dei sistemi porzionati – fino alla nomina, nel 2017, a Ceo di Mitaca, la società del Gruppo dedicata al canale office.
Il suo curriculum include incarichi nei consigli di amministrazione di Illycaffè, della Fondazione Ernesto Illy e di Gruppo Illy, oltre a docenze in master universitari, la pubblicazione del saggio “La grammatica del caffè” (Gribaudo) e l’impegno come ambasciatrice di Azzurra, centro di ricerca sulle malattie rare infantili. È anche membro della commissione interparlamentare su inclusione e sport.
«Questa tappa rappresenta la naturale conclusione di un percorso di riallineamento degli interessi familiari e aziendali», sottolinea il Gruppo, ricordando che il riassetto – avviato nel 2021 – punta a una governance più snella e a una visione strategica condivisa. Con l’uscita di Daria, le redini della holding restano saldamente nelle mani di Andrea e Anna Illy, pronti a guidare la prossima fase di crescita del marchio che ha fatto del blend triestino un’icona globale.