Il lusso milanese non conosce crisi, sopratuttto nel settore immobiliare. In un mercato delle compravendite dominato dal segno meno (-6,8% la stima sul numero di transazioni del 2024), il comparto degli immobili di pregio chiudere l’anno con una crescita dei volumi del 2,3% per un totale di 355 transazioni. Sono questi i numeri di Vincenzo Monti Prestige Prime Residential 2024 secondo cui il segmento del lusso milanese chiuderà l’anno con un volume di scambi pari a 710,8 milioni di euro (+8,2% rispetto al 2023).
L’offerta di abitazioni di pregio, a poche settimane dalla chiusura del terzo trimestre, registra una leggera contrazione e, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, rappresenta il 10,3%, rispetto al totale generale. Anche i tempi di vendita si sono allungati e oggi la media è di 150 giorni.
“Il nostro è un mercato di piccoli numeri, di poche centinaia di casa vendute in un anno – ha dichiarato Andrea Pincherli Vicini, ceo & founder di Vincenzo Monti Prestige – riferendosi al comparto Prime e Super Prime di Milano. Oggi lo scenario si divide tra chi sta ancora alla finestra, cercando l’abitazione ideale con aspettative di valori al ribasso, e coloro che sono già posizionati per trovare l’immobile ideale al netto del valore richiesto di vendita. È così che il 2024 si sta definendo come un anno di transizione e di bilanciamento per il mercato. Bisogna considerare che gli immobili con le caratteristiche più ricercate (i cosiddetti “trophy address” , i piani alti, le migliori viste, aperte e luminose sulla città) non saranno mai molti, e che gli asset disponibili per l’acquisto adeguati alle aspettative più elevate saranno sempre meno e pochi. I proprietari si tengono stretti i propri gioielli. Diversificano i propri asset patrimoniali, facendo altri tipi di investimenti, ma la prima casa molto raramente decidono di metterla sul mercato. Chi è in affitto a volte vorrebbe acquistare, ma si scontra con un tasso di offerta molto basso e molto resistente”.
Secondo l’analisi di Vincenzo Monti Prestige, per il secondo semestre 2024 si prevede un andamento delle compravendite simile al secondo semestre 2023, quando si recuperò in gran parte il calo dei primi sei mesi grazie all’ulteriore aumento degli acquisti per investimento e ad una maggiore stabilizzazione dei prezzi degli immobili.
“Oggi ci si trova comunque in una fase in cui la domanda, anche quella proveniente dall’estero, si conferma molto vivace, mentre si assiste ad una riduzione dell’offerta di High standing. Tutto ciò, ovviamente, mantiene od addirittura favorisce ulteriormente l’aumento dei prezzi e dei canoni d’affitto nel prossimo futuro, una dinamica che interessa in particolare il mercato residenziale di lusso a Milano. A fronte di quanto detto, per il secondo semestre 2024 si prevede un andamento delle compravendite simile al secondo semestre 2023, quando si recuperò in gran parte il calo del primo semestre grazie all’ulteriore aumento degli acquisti per investimento e ad una maggiore stabilizzazione dei prezzi degli immobili”, continua il CEO.
I quartieri più richiesti
Considerando che il tasso di inflazione quest’anno si colloca intorno al +0,9% medio annuo, si conferma la bontà dell’investimento, anche in termini reali, con un prezzo medio che cresce di oltre quattro punti percentuali netti. Guardando ai quartieri della città, le performance migliori, nei primi due quarter del 2024, spicca il balzo in avanti della zona denominata Castello – Buonaparte – Cairoli (+9,1%) che registra un valore medio di vendita vicino ai 14mila euro al metro quadrato.
Guardando alla classifica dei quartieri sulla base del prezzo medio di vendita, la prima posizione rimane saldamente in mano alla zona del Quadrilatero della Moda con quasi 16.800 euro metro quadrato (+4,3%) e un valore top medio di oltre 23mila euro al metro quadro. Al di là del prodotto nuovo, il Quadrilatero della Moda mantiene la sua leadership con i prezzi più alti (in alcuni casi si toccano i 30mila euro al mq.); ma se si guarda alle richieste espresse in questi mesi dai venditori, si nota che la barriera dei 20mila euro al metro quadrato è stata superata anche nelle zone Monti, Brera-Moscova, Cadorna, Cordusio, Palestro e Duse.