Dopo le dimissioni forzate di Sam Altman, presidente di OpenAI e padre di ChatGPT, il ruolo di presidente tecnico dell’azienda passa a Mira Murati, un volto già noto tra gli uffici del colosso dell’intelligenza artificiale in quanto ex- chief technology officer e un ingegnere meccanico albanese dal curriculum impressionante, che include esperienze longeve in Goldman Sachs e in Tesla.
Trentaquattro anni e già nominata tra le cento persone da tenere d’occhio nel 2023 da TIME, Murati dovrà gestire un impero in difficoltà, profondamente segnato dall’inaffidabilità del suo predecessore: uno dei motivi dietro alla sua nomina, infatti, riguarda le grandi capacità di team building da lei dimostrate nel corso del tempo.
Essenziale, tuttavia, è anche la prospettiva con cui Mira Murati approccia l’intelligenza artificiale in tutte le sue definizioni e applicazioni.
“Stiamo vivendo un momento unico della storia in cui abbiamo un ruolo attivo nel modo in cui verrà modellata la società. E va in entrambe le direzioni: la tecnologia ci modella e noi modelliamo lei.” aveva spiegato al TIME. “Ci sono molte questioni etiche e filosofiche che dobbiamo considerare. Per questo è importante coinvolgere voci diverse, come filosofi, scienziati sociali, artisti e persone del mondo delle discipline umanistiche”.
Una visione a tutto tondo e democratica, che denota una profonda comprensione delle complessità di un settore in continua evoluzione.
“Mira Murati è stata protagonista di una carriera impressionante come leader nel settore tecnologico” ha dichiarato il CEO di Microsoft, Satya Nadella. “[…] Ha una capacità dimostrata di mettere insieme team con competenza tecnica, acume commerciale e un profondo apprezzamento per l’importanza della missione. Di conseguenza Mira ha contribuito a creare alcune delle tecnologie IA più interessanti che abbiamo mai visto, tra cui ChatGPT, DALL-E e GPT-4“.