Emozione. Una sola parola per descrive la collezione Giorgio Armani, ultimo big name che ha chiuso ieri la Milano fashion week. Una lectio magistralis di glamour ed eleganza, di tessuti preziosi e infinite sfumature di verdi, viola e blu.
Ā«Sono anni che faccio questo. Uso le scarpe basse anche di sera. Non ho mai pensato che la donna debba essere schiava dallāaltezza o che debba avere per forza quellāandatura felina e sexy a tutti costi. Può essere anche e finalmente normale, magari con uno sguardo ambizioso, quello che ho cercato di far dare alle mie ragazze in passerelleĀ».
In passerella non ci sono un pantaloncino, una gamba nuda, un tacco alto, ma tanti pantaloni e stivaletti bassi, accompagnati da bluse ricamate, top di frange, eterei abiti che sembrano danzare sul corpo. Tutto si muove, in una sinfonia di tessuti, colori, giacche liquide, che ricorda le onde del mare, echeggiate anche nei ricami e nei toni di fondo, con bagliori di bronzo e argento che sembrano riflessi di luce sull’acqua increspata.
Una donna che indossa completi pantalone con un brulicare di piccole fantasie geometriche, top scultorei e calzoni morbidi, blazer senza collo e alte cinture, abiti ricamati di cristalli, che diventano frange preziose su camicie e tuniche. E che per la sera osa l’infinita eleganza del bianco, distillata in top preziosi, abiti impalpabili e pantaloni doppiati e velati di scintillii e ricami.