Ritorna l’evento più importante per la cultura statunitense, la giornata dedicata al Super Bowl, finale di campionato della National Football League: si tratta di un momento collettivo e nazionale, celebrato nelle case di tutta la nazione come una vera e propria festività e organizzato nei minimi particolari, per garantire un effetto “wow” in grandi e piccini.
Sport, intrattenimento, musica e moda si fondono così in uno spettacolo ricco di sorprese, effetti speciali ed eccesso. Esibirsi al Super Bowl è un’occasione più unica che rara per un cantante, dato che significa entrare nella storia americana in quanto performer di fama internazionale, e quest’anno il ruolo è toccato a Rihanna, popstar e icona del beauty.
Avvolta da una tuta scarlatta firmata Loewe, la cantante si è esibita in uno show opulento ed eccessivo e ha annunciato di star aspettando un secondo figlio, notizia che conferma così le voci riguardo una possibile aggiunta alla famiglia che Rihanna sta costruendo con il rapper A$AP Rocky.
Eccedere è un must sul palco del Super Bowl, come confermano alcuni esempi iconici del passato: la prima donna a diventare la “voce” dell’evento, ad esempio, fu la cantante Carol Channing nel 1972, che per l’occasione scelse una voluminosa pelliccia bianca, a metà tra una silhouette Old Hollywood e una regina delle nevi.
Entrò nella storia del Super Bowl anche Michael Jackson, il quale optò un completo nero militaresco dai dettagli oro per la sua esibizione del 1993, un look che tutt’ora è associato alla sua figura nell’immaginario comune; solo tre anni dopo Diana Ross calcò il palco del Super Bowl con un abito dei colori del tramonto, ampio e soffice come una nuova, un gown assolutamente da diva.
Più recenti, invece, gli shows di Lady Gaga e Beyoncé: la prima offrì al Super Bowl lo show più costoso della sua storia nel 2017, con tanto di un’esibizione sospesa nel vuoto e di una tuta firmata Versace di argento metallizzato, mentre la seconda si santificò definitivamente al pantheon della musica mondiale nel 2016, grazie a una performance agguerrita e tenace, evidenziata ancor di più da una tuta militaresca in pelle, firmata da DSquared2.