La scorsa notte si è consumata la 65esima edizione dei celebri Grammy Awards, che ogni anno premia i più grandi musicisti della scena internazionale, proiettando così nuove stelle nel firmamento hollywoodiano e destinandone altre, invece, al dimenticatoio.
Una vera e propria serata degli Oscar dedicata alla musica e allo spettacolo, in cui artisti di tutti i generi, livelli di esperienza variegati e identità differenti si riuniscono per rappresentare un’industria poliedrica e, soprattutto, sempre più influenzata dal mondo dei social media e dalle tendenze del web.
Quest’anno, inoltre, la nomination dei Måneskin al premio per Miglior Nuovo Artista dell’anno ha incollato decine di migliaia di fan italiani e non agli schermi delle proprie televisioni o alla feed di Twitter: le aspettative erano altissime, e purtroppo sono state deluse. Il gruppo romano, infatti, non si è aggiudicato il riconoscimento, che invece è andato alla cantante jazz Samara Joy, nome d’arte di Samara Joy McLendon, astro nascente della scene statunitense originaria del Bronx.
La giovane performer si aggiunge così all’olimpo delle eccellenze black di questa edizione, al fianco di leggende come Lizzo, premiata invece per la Registrazione dell’anno con il singolo About Damn Time, e dell’inimitabile Beyoncé, che con le ultime vittorie della serata è arrivata a sfoggiare ben 32 Grammy, rendendola un primato vivente.
Tuttavia, la sua esclusione dalla categoria di Miglior Album dell’anno ha causato non poche polemiche: non è la prima volta che Queen B sconvolge la critica e il pubblico senza però aggiudicarsi il premio più importante della serata; quest’anno il riconoscimento è andato a Harry Styles per l’album Harry’s House, scelta che ha stupito (e confuso) gran parte dell’audience.
Un’altra vittoria da record è stata quella di Sam Smith e Kim Petras per il singolo virale Unholy, una tendenza ancora popolarissima su TikTok e Instagram, che ha permesso alla cantante tedesca di diventare così la prima donna transessuale ad avere ricevuto un Grammy.
Sul Red Carpet e sul palco l’alta moda ha invece dominato senza alcuno sforzo: Beyoncé ha scelto un etereo abito di Gucci per ritirare uno dei suoi moltissimi Grammy, Lizzo ha sfoggiato un vibrante e coloratissimo Dolce&Gabbana, Cardi B ha catturato tutte le attenzioni con un abito blu e psichedelico di Gaurav Gupta, colore scelto anche da Taylor Swift in Roberto Cavalli, mentre Doja Cat ha riproposto un’immancabile gown di Atelier Versace.