I giudizi definitivi per il red carpet dei Golden Globes 2023 arrivano dalle massime autorità di Vogue, TikTok e Instagram e dipingono un susseguirsi di star che non amano rischiare, ma che, con le giuste accortezze, sono capaci di incantare il pubblico di tutto il mondo con eleganza, sensualità e originalità.
Valentino, Versace, Dior e Chanel sono tra le maison più popolari che hanno sfoggiato le proprie creazioni di alta moda femminile in occasione dei Golden Globes, mentre gli outfit maschili provengono in maggioranza dall’universo creativo di Zegna; Dolce&Gabbana appare sporadicamente al fianco di Gucci, Oscar de la Renta, Louis Vuitton, Armani Privè e Giambattista Valli.
Due celebrities, in particolare, hanno conquistato il favore del pubblico e della critica: Jenna Ortega ha sfoggiato un abito lungo firmato Gucci, realizzato in chiffon plissé e impreziosito da uno strascico e numerosi dettagli cut out, mentre la star nonbinary Emma D’Arcy ha stupito i social media indossando un look della collezione Acne Studios Uomo FW23.
Tra le tendenze di questo red carpet troviamo ruches, piume, brillanti e fiocchi, popolarissime, ad esempio, nelle creazioni di Gucci: per quanto meno presente di altre maison, le creazioni del regno che ancora piange Alessandro Michele hanno riscosso un successo non indifferente, distinguendosi per silhouette classiche, ma con un tocco in più, capace di incantare.
Versace, Valentino e Schiaparelli hanno preferito forme vaporose, barocche e maestose a silhouette aderenti ed essenziali, che non solo caratterizzano gli abiti femminili, ma che si traducono anche nei completi maschili in dettagli romantici e maniche abbondanti.
Dior ha proposto, invece, abiti dalla linea essenziale e dalle tinte monocromatiche, che però non hanno riscosso il favore del pubblico: per esempio, l’outfit di Anya Taylor-Joy, realizzato dalla maison e di un brillante giallo canarino, non è stato giudicato adeguato per l’attrice, che sembra quasi venir divorata dai colori accesi e che non risulta valorizzata dalle forme minimal dell’abito.