Lasciavano 2,5 miliardi di euro l’anno i cittadini russi in Italia, ma ora vanno altrove. Si adattano alla nuova situazione e si orientano su Paesi ancora in sintonia con Mosca, come Turchia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti.
I turisti russi erano gli assoluti protagonisti in Costa Smeralda, Liguria, Versilia e città d’arte prendendo d’assalto anche Capri, Ischia e le più esclusive mete siciliane.
Un trend che quest’anno si è però clamorosamente invertito alla luce del conflitto in Ucraina e delle sanzioni imposte dalla Ue, che hanno avuto immediati riflessi anche sul comparto turistico, con la presenza di turisti russi ridotta a cifre irrisorie. A Forte dei Marmi, infatti, ci sono solo i russi residenti mentre non sembra essere calato il numero dei turisti provenienti dall’Ucraina.
Numeri ridotti che tra l’altro arrivano dopo la richiesta avanzata a Bruxelles dalla premier finlandese Sanna Marin, dalla collega estone Kaja Kallas e dallo stesso Volodymyr Zelensky di vietare proprio l’ingresso dei cittadini della Federazione Russa nell’area Schengen e non solo per chi è nella black list.
L’estate 2022 fa segnare, quindi, un brusco stop alla presenza di megayacht nei mari italiani che ospitavano Paperoni ‘d’oltre cortina’, miliardari che non soggiornavano in hotel, avendo a disposizione veri e propri alberghi galleggianti, ma che scendevano a terra per i mega party organizzati per loro nei ristoranti famosi e più eleganti.

Splendido Mare Hotel, Portofino
Il crollo è totale in Sardegna, dove sceglievano di svernare non solo gli oligarchi ma anche i ceti abbienti della società, i cosiddetti nuovi ricchi. Al nord, in Costa Smeralda e al sud al Forte Village di Santa Margherita di Pula, pressoché azzerate gli arrivi in queste settimane.
Non cambia lo scenario in Liguria e in particolare a Portofino, località da sempre amata dai facoltosi dell’Est. Il magnate Eduard Khudainatov l’unico che ha comprato un immobile, villa Altachiara che fu della contessa Vacca Augusta, è sparito e i lavori di ristrutturazione sono fermi.
E anche a Cortina e sul lago di Como sono pochissime le presenze nelle lussuose ville, anche se la percentuale di turisti russi che manca è stata ampiamente compensata dagli altri, soprattutto dagli americani, con presenze record.
Anche a Capri ed Ischia questa estate non si parla russo. Al largo dei faraglioni non è ormeggiato, come ogni anno, il mega yacht “Eclypse”, lungo 163 metri, di Roman Abramovich – che ha riparato in Turchia dopo le sanzioni dell’Ue – e non passa inosservata l’assenza di altri panfili come quelli di Arzhanov e Melnichenko e Mordashov. Sull’Isola Verde invece il crollo varia dal 50 al 90%.
E se le mete balneari come Forte dei Marmi sono state disertate, anche nelle città d’arte e dello shopping il bilancio del turismo russo è ampiamente negativo.