La prima delle sei aste dell’archivio personale di Hubert de Givenchy si è conclusa ieri. L’intera linea include 63 lotti d’arte esclusivi, tra sculture e dipinti, collezionati dal couturier e ospitati nelle sue residenze di Hôtel d’Orrouer a Parigi e nel Manoir du Jonchet nella Valle della Loira. L’incanto di ieri ha raggiunto la cifra record di 82.992.850 euro, battendo il 76% dei lotti a disposizione.
“È un onore per Christie’s essere stata scelta dalla famiglia de Givenchy per portare all’asta questa collezione. È stato un immenso piacere e privilegio collaborare con Adrien Meyer, che è venuto appositamente da New York per battere la prima parte di questa collezione che Hubert de Givenchy e il suo partner Philippe Venet amavano così profondamente. Siamo entusiasti del grande successo di questa prima vendita e dello straordinario interesse che abbiamo ricevuto per questi capolavori dai nostri clienti in tutto il mondo”, ha affermato Cécile Verdier, presidente di Christie’s France. “Lo stilista è stato per molti anni membro del consiglio internazionale di Christie’s e per due volte nel corso della sua vita ha affidato alla casa d’aste la vendita di oggetti della sua collezione privata. Questo è dunque per noi un modo per celebrare uno dei più grandi ambasciatori del gusto francese e per raccontare la sua visione attraverso il collezionismo”, ha concluso.
L’opera di Albert Giacometti, Femme qui marche, ha battuto il record di oggetto più costoso battuto in Francia nel 2022, raggiungendo un valore di 27.169.500 euro. Realizzata tra il 1932 e il 1936, questa scultura è uno dei quattro calchi numerati realizzati dall’artista.