Il giudizio del pilastro della moda mondiale Tom Ford giunge conciso e severo alle orecchie di giornalisti e curiosi.
“Il MET Gala è diventato una festa in maschera. Una volta era un evento per persone molto chic, che indossavano bellissimi abiti”.
Si tratta di una critica che in particolare colpisce i look sempre più scenografici e barocchi sfoggiati principalmente da attori e cantanti; un cambiamento radicale rispetto agli outfit apparsi in passato al MET Gala, evento che il Metropolitan Museum of Art di New York organizza ogni anno nel mese di maggio insieme al Costume Institute, il dipartimento del museo dedicato alla moda e al costume.
“In passato” continua lo stilista, “non c’è mai stato bisogno di vestirsi da hamburger, né di arrivare in un pulmino perché non riuscivi a sederti, visto che indossavi un lampadario”.
Tom Ford con quest’affermazione si riferisce chiaramente alla pop-star internazionale Katy Perry che nel 2019 (anno il cui tema della serata era la moda Camp nella sua forma più bizzarra, fuori luogo e grottesca) si presentò all’evento vestita prima da lampadario e poi da hamburger.
Questa edizione si terrà il 2 maggio e il tema scelto è la Gilded Age, ovvero la cosiddetta “età dell’oro” americana: il dress code richiesto è Gilded glamour, con la specifica istruzione di indossare la cravatta bianca e, dunque, presentarsi al massimo della formalità.