Un furto dal valore di 25 milioni di dollari quello della Aston Martin DB5 appartenuta a James Bond e apparsa per la prima volta nel film Goldfinger del 1964, entrando nelle icone del cinema moderno.
Sinonimo dello stile, eleganza e raffinatezza del leggendario personaggio creato dalla fantasia dello scrittore Ian Fleming, la Aston Martin DB5 ha rappresentato un successo cinematografico globale tanto quanto il volto della superspia al suo volante, quello di Sean Connery.
Nel 1986 l’Aston Martin finì nelle mani dell’imprenditore Anthony Pugliese, che l’aveva acquistata alla modica cifra di 275mila dollari, ma scomparve misteriosamente dall’hangar in cui era conservata nel 1997.
Dopo diversi anni dell’auto non si seppe più nulla e alla fine Art Recovery International, un gruppo investigativo specializzato nel recupero di oggetti di lusso rubati, fu chiamato per cercare di recuperare l’Aston Martin.
Tuttavia, secondo gli ultimi rapporti del 2021, l’automobile è stata rintracciata grazie al numero di serie. Il sito del ritrovamento non è chiaro (si parla di Dubai, di Arabia Saudita e di Kuwait) ma cristallina è invece la posizione dell’investigatore Christopher Marinelli, membro della Art Recovery International.
“Spero che il possessore attuale si mostri volontariamente prima che io faccia un annuncio ufficiale.
La mia politica è di dare ai possessori di Ogget rubati e saccheggiati ogni opportunità di rimettersi in regola. Riportarla nelle mani del legittimo proprietario è la cosa giusta da fare e credo che il possessore attuale non fosse al corrente del fatto che la DB5 era stata rubata quando l’ha acquistata“.