Cento anni dalla nascita di un grande artista italiano: Federico Zeri. E’ proprio a lui che il Museo Poldi Pezzoli dedica una mostra fino al 7 marzo 2022, per celebrare uno studioso, intellettuale, anticonformista ma pur sempre rigoroso che ha ispirato tantissimi storici dell’arte in Italia.
L’esposizione, curata da Andrea Bacchi, direttore della Fondazione Zeri di Bologna, e Andrea Di Lorenzo, direttore del Museo Ginori di Firenze, studia, ricostruisce e rende note le relazioni che il conoscitore ha instaurato con i musei, i collezionisti milanesi e le istituzioni.
Zeri è stato uno dei più grandi esponenti del Novecento che, grazie alla sua prodigiosa memoria visiva, ci ha lasciato un’eredità di conoscenze che tutt’oggi rappresentano un punto di riferimento per lo studio dell’arte e della pittura duecentesca e cinquecentesca. La sua irriproducibile fototeca era il suo vero strumento di lavoro, oggi conservato alla Fondazione Federico Zeri, con sede a Bologna nell’Università “Alma Mater”.

Giorgno per giorno nella pittura – Federico Zeri
Trenta opere di cui due protagoniste indiscusse, ovvero due dipinti arrivati in Museo per legato testamentario dell’intellettuale e sulle quali verranno effettuate ulteriori ricerche. In aggiunta ad un video di approfondimenti, in mostra ci sarà anche una proiezione delle lezioni tenute da Federico Zeri che diventarono negli anni un vero e proprio ‘’cult” per il pubblico.
Sistemamanifesto e l’architetto Beppe Finessi hanno progettato l’allestimento sottolineando l’intrinseca relazione tra spazio e memoria, richiamando l’eccezionale memoria visiva dell’artista, L’obiettivo della mostra è quello di prestarsi come uno strumento per facilitare nel visitatore la memorizzazione delle opere per rimembrare le opere di Zeri.
Vani regolari, simmetrici e successivi, suddividono le sale espositive come nell’antichità classica si utilizzavano i trattati di retorica per modellare i ricordi efficacemente.