Il lusso risiede anche nell’esclusività e lo dimostra Bovet, maison svizzera conosciuta per i suoi prodotti di alta orologeria, che ha pensato a due orologi destinati ai due acquirenti della prestigiosa Rolls-Royce Boat Tail. Quest’ultima è stata ridefinita la macchina più costosa al mondo grazie alla sua imponente struttura, ai servizi che offre e alle alte prestazioni senza precedenti.
Una particolarità dell’autovettura sono i due orologi creati appositamente per i clienti della casa automobilistica, che potranno utilizzarli sia al polso che come segnatempo da inserire nel cruscotto. Entrambi sono reversibili e presentano una cassa in oro bianco 18 carati da 44mm. La versione per l’uomo della coppia è lucida, mentre quella per la donna è incisa e riempita di lacca blu.
Bovet ha realizzato interamente a mano i due gioielli da polso, i quali hanno un quadrate anteriore intarsiato Caleidolegno inserito a mano e realizzato con lo stesso legno presente nella struttura della Boat Tail. Più nello specifico, la proposta uomo ha un quadrante in avventurina, mentre la proposta donna presenta un mazzo di fiori dipinti su un quadrante madreperlato.
L’orologio è versatile e diventa anche un segnatempo da cruscotto
Una miniatura della Boat Tail è poi inserita in entrambe le versioni, in cui è appositamente laccata per riprendere il colore originale dell’auto. Bovet sceglie di creare un orologio versatile che può essere utilizzato sul cruscotto della Rolls-Royce , sul polso, sulla scrivania o come segnatempo da tasca. La riserva di carica di cinque giorni garantisce la precisione del gioiello, mentre la montatura in allumino e in titano permette una perfetta vestibilità sulla lussuosa macchina.
“Sono così orgoglioso del team Bovet 1822, che ha lavorato in tandem con il team di design d’élite di Rolls-Royce, per produrre qualcosa di spettacolare”, ha spiegato il proprietario del marchio svizzero, Pascal Raffy, e ha aggiunto “I proprietari dell’auto in carrozza e di questi orologi su misura sono miei cari amici e stimati collezionisti di Bovet 1822, quindi era importante fare il meglio per loro: due pezzi completamente unici che sono diversi da qualsiasi cosa abbiamo mai fatto prima .”
