Sono passati esattamente 25 anni dall’ultima volta che il celebre abito da sposa della principessa Diana è stato esposto a Kensington Palace, dimora ufficiale della donna fino al 1997, anno della sua morte. La più recente apparizione in pubblico del capo risale comunque al 2014, a quando cioè venne esposto al Cincinnati Museum Center (Ohio) in occasione del tour mondiale “Diana: A Celebration”, organizzato dal fratello Charles Spencer. Successivamente custodito dai figli William e Harry tornerà finalmente nella residenza londinese in vista della mostra Royal Style in the Making, organizzata dal 3 giugno al 2 gennaio 2022 presso l’Orangery di palazzo.
L’evento, promosso dall’Historic Royal Palaces in collaborazione con la gioielleria di corte Garrard e grazie al contributo della Blavatnik Family Foundation, si svolgerà in un anno decisamente particolare. Al 29 luglio saranno infatti passati 40 anni dal matrimonio fra Diana e il principe Carlo, mentre il 1 luglio avremmo festeggiato i suoi sessant’anni.
Oltre al vestito nuziale di Lady D, creatole su misura dai fratelli Elizabeth e David Emanuel, l’evento affronterà più in generale lo stretto rapporto fra tre generazioni di donne di casa Windsor e i sarti, stilisti e designer di corte, portando alla luce per la prima volta alcuni cimeli provenienti dagli archivi delle case di moda britanniche, oltre che ad una serie di foto originali e bozzetti inseriti nella Royal Ceremonial Dress Collection. Tra questi l’organizzatore ha reso già noto quello di un capo floreale di colore blu disegnato nel 1988 da David Sassoon per le visite negli ospedali della principessa Diana. Tra i cimeli più attesi spiccerà invece il prototipo realizzato nel 1937 da Madame Handley-Seymour per la regina Madre in vista dell’incoronazione del marito Giorgio VI.