Il mondo della moda dice addio a una delle sue figure più influenti: Rosita Missoni, cofondatrice della celebre maison che porta il suo nome, si è spenta all’età di 93 anni. Insieme al marito Ottavio, Rosita ha trasformato un piccolo laboratorio in una delle realtà più apprezzate del Made in Italy.
Determinata, vivace e carismatica, Rosita era l’incarnazione dello stile unico del marchio che ha fondato insieme al marito Ottavio Missoni. Le celebri maglie a righe multicolori raccontano una storia di innovazione, sempre con un sorriso e un tocco di leggerezza. Con Ottavio, ha scritto una delle più belle storie italiane di creatività, successi e legami familiari, dimostrando che la forza di una famiglia unita può essere il cuore pulsante di ogni grande impresa. Per Rosita, gli affetti erano essenziali e le radici una fonte inesauribile di forza. Il suo approccio alla vita, incentrato su ottimismo e vitalità, è stato un esempio per tutti.
Nata nel 1931 a Golasecca, sulle rive del Ticino, Rosita è cresciuta in una famiglia imprenditoriale legata al mondo tessile. La fabbrica di scialli e tessuti fondata dai nonni materni le ha trasmesso fin da piccola la passione per i filati e la creatività. La sua infanzia, trascorsa tra macchine tessili e campi coltivati dai nonni paterni, l’ha avvicinata sia al mondo della moda che a quello della terra, entrambi elementi che hanno caratterizzato la sua vita.
La sua storia d’amore con Ottavio Missoni, iniziata a Londra durante le Olimpiadi del 1948, è stata una favola moderna. Uniti dalla passione per il tessile e la moda, i due hanno creato un piccolo laboratorio a Gallarate negli anni ’50, dove hanno iniziato a sperimentare con filati e design. Rosita ha saputo trasformare le tecniche tradizionali in innovazione, dando vita a capi che hanno rivoluzionato il mondo del prêt-à-porter.
Le creazioni Missoni, con le loro trame zigzag, righe multicolor e motivi patchwork, hanno conquistato il mondo. Dalla prima sfilata a Milano nel 1966 al successo internazionale negli anni successivi, il marchio è diventato sinonimo di eccellenza artigianale e creatività italiana. Le loro opere hanno affascinato celebrità e collezionisti, entrando nei musei e nelle mostre di tutto il mondo.
Dopo aver passato il testimone della direzione creativa alla figlia Angela nel 1997, Rosita ha trovato una nuova passione nell’interior design. Con il marchio Missoni Home, ha trasferito la sua visione caleidoscopica nella creazione di ambienti accoglienti e raffinati, confermando ancora una volta la sua straordinaria capacità di innovare.
“Con la scomparsa di Rosita Missoni perdiamo una figura straordinaria, un’icona di stile e creatività che ha saputo portare nel mondo l’eccellenza lombarda e il valore dell’artigianalità italiana”, così l’assessora alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, esprimendo il suo cordoglio. “La sua visione unica, caratterizzata da un raffinato equilibrio tra innovazione e tradizione – scrive Caruso in una nota – ha rivoluzionato il mondo della moda, regalando al pubblico capi inconfondibili che narrano storie di bellezza e autenticità. Rosita Missoni è riuscita a portare la provincia di Varese nel mondo, coniugando l’artigianalità, il gusto, il colore e lo stile con l’operosità tipica dei lombardi, dimostrando il profondo legame con il territorio e la capacità di valorizzarne le radici attraverso il design. Il suo amore per il territorio lombardo e il suo impegno nel far conoscere l’eccellenza del Made in Italy – conclude – l’hanno resa una stilista di fama internazionale. Il contributo che Rosita Missoni ha offerto al mondo della moda e del design non sarà mai dimenticato e resterà un’eredità indelebile che ispirerà le generazioni future”.