Kim Jones lascia la direzione creativa del womenswear di Fendi. La notizia – attesa, sussurrata e anticipata dai soliti bene informati –, è stata data dal brand la sera dell’11 ottobre alla chiusura delle Borse: una consuetudine per il gruppo Lvmh, proprietaria del marchio romano.
“Kim Jones ha apportato contributi significativi all’eredità creativa del marchio, integrando perfettamente la sua estetica moderna e interculturale con l’eredità storica di Fendi. Sotto la sua guida, la maison ha reinventato le sue collezioni prêt-à-porter e haute couture, offrendo un approccio inclusivo e innovativo alla moda che ha costantemente rinnovato i codici italiani di Fendi. Nel corso dei suoi quattro anni, il lavoro di Jones è stato interamente guidato da passione e creatività”, si legge in una nota diramata dalla casa di moda romana
“Ora – viene spiegato – Jones si potrà concentrare integralmente nel suo ruolo di direttore artistico per le collezioni uomo in Dior”. Fendi lo ringrazia pèrer la sua “visione ispiratrice”, mentre il presidenrte e amministratore delegato del gruppo Lvmh Bernard Arnault lo definisce come un “designer di alto talento che ha portato la sua visione unica e multiculturale in Fendi negli ultimi 4 anni”. “Desidero ringraziarlo per il suo contributo – prosegue – e non vedo l’ora di poter continuare a testimoniare la sua creatività in Dior”. Il gruppo Lvmh annuncerà “a tempo debito” una nuova “organizzazione creativa per Fendi”.
Arrivato al Colosseo Quadrato della capitale romana, lo stilista ha lavorato accanto a Silvia Venturini Fendi, creative director della linea uomo, e alla figlia Delfina Delettrez Fendi, alla guida creativa della gioielleria, che Jones ha sempre descritto come sua musa ispiratrice.