Nei pressi di una delle location più iconiche di Firenze, la via storica del Ponte Vecchio, si nasconde un angolo di pace e raffinatezza: di fronte ai tramonti che dipingono le acque dell’Arno di tonalità ambrate e poco distante dalle meraviglie degli Uffizi, infatti, sorgono il ristorante e l’hotel di Golden View.
Un sogno dorato, iniziato poco prima della pandemia e passato prima tra le mani di un imprenditore arabo, in cerca di una nuova residenza, e poi in quelle di Tommaso Grasso, proprietario del ristorante Golden View, che decise di trasformare la casa in una suite e di integrarla in quanto sua nuova realtà e diramazione.
Cinquanta metri quadrati affacciati su uno dei panorama più famosi e suggestivi d’Italia, visibili anche da una terrazza panoramica, la suite si distingue per un’estetica fiorentina tradizionale, realizzata tramite raffinati processi artigianali dell’Oltrarno, soffitti e pareti affrescate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, un caminetto, un letto a baldacchino e mobili su misura d’antiquariato.
Golden View diventa così non soltanto un ristorante, ma anche l’hotel più piccolo del mondo e completa così un quadro di servizi unici per potenzialità e atmosfera, che includono anche una cantina (risalente al 1400, fornita di ben 8.000 bottiglie di pregio) e la Forneria.