Al via la vendemmia nello Champagne non senza qualche incognita soprattutto sul fronte dei volumi attesi in crescita. Le operazioni di raccolta sono infatti iniziate lo scorso 2 settembre anche se il clou è atteso attorno al 7 di settembre nei circa 34mila ettari della denominazione forse più famosa al mondo. Nei 319 comuni della Aoc si prevede che saranno impiegate tra le 100 e le 120mila persone. Nonostante le condizioni climatiche difficili, in particolare nel periodo di maturazione delle uve si prevede un raccolto di grande qualità.
l clima, in agosto, si è poi rivelato più incerto, caldo e insolitamente umido, ed ha portato alla comparsa di focolai di botrite. Fortunatamente, questo clima ha favorito anche “il peso eccezionale dei grappoli, più di 220 grammi in media, cosa mai vista in Champagne”, come ha spiegato Maxime Toubart, presidente dei vigneron e co-presidente del Comité Champagne, che aggiunge come “questi grappoli numerosi e generosi ci permetteranno di selezionare solo quelli perfettamente sani”.
In questo modo, aggiunge David Chatillon, presidente delle Maison di Champagne e co-Presidente del Comité Champagne, “gli Champenois organizzeranno la raccolta in modo da garantirsi uve di grande qualità: tenuto conto del carico d’uva nei vigneti, anche selezionando solo i grappoli migliori, tutti i produttori dovrebbero raggiungere senza difficoltà la resa disponibile, fissata a 11.400 chilogrammi ad ettaro (114 quintali ad ettaro, ndr)”.