Il fantastico mondo degli orologi di lusso Richard Mille è arrivato al grande pubblico per colpa – o, per meglio dire, grazie (è pur sempre pubblicità!) – alla notizia del Richard Mille rubato nei giorni scorsi – a Pasquetta, a Viareggio, con la scusa di un selfie da parte di due giovani presunti tifosi – a Charles Leclerc, il pilota della Ferrari.
Un cronografo eccezionale, un pezzo rarissimo, un Richard Mille RM 67-02, uno dei modelli più amati dai collezionisti. Valore: due milioni di euro. Proprio come un modello simile, battuto all’asta da Christie’s nel 2001 per 2,1 milioni di franchi!
L’orologio di Leclerc, oltretutto, era personalizzato con i colori della Ferrari – il vero Rosso Ferrari! – e pare che il pilota avesse collaborato con i mastri orologiai della casa produttrice elvetica per rendere il “gioiello” ancora più sportivo e resistente, usandolo spesso anche in pista.
Ma da cosa dipende il successo degli orologi Richard Mille, inventati dall’omonimo imprenditore francese nel 1999?
Qualità altissima dei materiali, resistenza titanio grado 5, nanotecnologie al quarzo rosso e cinturini bellissimi e leggerissimi. Oltre al fatto di essere pochi ma buona, mica come i Swatch…
Ma non solo: il segreto è che gli orologi Richard Mille – parafrasando una vecchia pubblicità Lancia – “piacciono alla gente che piace”. A cominciare dagli sportivi. Che se li fanno personalizzare. Non solo Leclerc, in effetti. Ne ha uno anche il tennista spagnolo Rafa Nadal, il modello RM 027 Tourbillon “Rafael Nadal”, un’edizione limitata a 50 pezzi che costa “appena” un milione di euro…
Tanti gli sportivi stregati dal lusso sportivo di Richard Mille: l’intera scuderia McLaren di Formula Uno – Richard Mille possiede la prima auto da corsa guidata da Bruce McLaren -, ma anche i velisti della storica competizione “Les Voiles de Saint Barth“ e i campioni di polo nel deserto, tutti accontentati – diciamo così – con modelli ad hoc, personalizzati e dedicati in esclusiva ai pregiati clienti di Richard Mille. Ne ha uno anche Roberto Mancini, per intenderci: il modello RM 11-04…
Ne indossa uno, ad esempio, anche un oligarca russo, vecchio amico di infanzia di Putin, nell’ultima spy-story dello scrittore americano Daniel Silva, dal titolo “La Violoncellista”…
Davvero: piacciono alla gente che piace, nella realtà e nella fantasia…
E poi, i negozi. Non è che un Richard Mille si trovi proprio in qualunque negozio di orologi, eh no.
Un “Flagship shop”, ad esempio, ha aperto a Milano, ad ottobre dell’anno scorso, in via della Spiga, nel cuore del Quadrilatero della Moda. Ma il più prestigioso nel mondo – dicono gli esperti – è il negozio di Singapore, dove chi passa da quelle parti può approfittare per entrare e farsi un regalo – o fare un regalo – di assoluto prestigio, qualcosa di assolutamente unico. Basta poi non farselo rubare per strada, come se fosse un Rolex qualsiasi…